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Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini

lunedì 11 Settembre 2017 - domenica 7 Gennaio 2018

Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini

sede: Le Stanze del Vetro – Fondazione Giorgio Cini (Venezia);
cura: Marino Barovier.

Artista e pittore muranese, figlio di un tecnico vetraio, Vittorio Zecchin (1878-1947) è stato un grande protagonista del vetro del Novecento, che ha contribuito in modo determinante a modernizzare negli anni Venti, proponendo sul mercato – con l’appoggio di due imprenditori illuminati come Giacomo Cappellin e Paolo Venini – soffiati monocromi con forme di grande eleganza che reinterpretavano la classicità, spesso ispirate alla vetraria del Cinquecento o ai vetri sulle tele di pittori veneziani del XVI secolo.

La mostra presenta circa 250 vetri eterei soffiati e vuole porre l’accento su quella raffinatissima produzione che segnò una svolta decisiva nel panorama muranese del XX secolo, contribuendo in misura rilevante alla rinascita di questo settore che, salvo rare eccezioni, era fermo sulla sterile ripetizione di modelli ormai sorpassati.
In particolare Vittorio Zecchin: i vetri trasparenti per Cappellin e Venini, documenta la produzione di Zecchin a partire dal 1921, quando venne chiamato, in qualità di direttore artistico, alla V. S. M. Cappellin Venini & C., vetreria fondata quell’anno dall’antiquario veneziano Giacomo Cappellin e dal neoavvocato milanese Paolo Venini, con l’intento di realizzare una nuova produzione rivolta a una clientela alto borghese.
Si potranno ammirare coppe e vasi di grande rigore, a volte dotati di basi piatte, talvolta segnati da pieghe o strozzature sul corpo o sul collo.
Tra i vetri dalle linee classiche si distingue il celebre vaso detto ‘Veronese’, che trae origine da un modello presente nella grande tela cinquecentesca de L’annunciazione, dipinta dall’omonimo pittore e conservata alle Gallerie dell’Accademia a Venezia.
Il riferimento alla pittura e ai manufatti di quel periodo si potranno apprezzare anche nella piccola rassegna di servizi da tavola, che sembrano tratti dalle mense di Tintoretto e che documentano a titolo esemplificativo le numerose realizzazioni della vetreria in questo ambito.
Allo stesso modo, la produzione di carattere più utilitaristico verrà documentata da una piccola selezione di compostiere, per la maggior parte impreziosite sul coperchio da delicati frutti d’ispirazione settecentesca.
I manufatti della Cappellin Venini, si distinsero subito rispetto alle coeve realizzazioni muranesi, connotate da eccessivi virtuosismi, sia per le proporzioni classiche e le linee di notevole essenzialità, sia per le notevoli cromie in prevalenza dai toni delicati, ma anche dalle tonalità intense e brillanti giocate nei toni del giallo, del verde, del blu e dell’ametista.
Il lavoro di Zecchin, avviato in sinergia con i due soci Cappellin e Venini, rispondeva appieno al nuovo gusto che andava affermandosi, come dimostrò il notevole consenso che la vetreria riscosse fin dal suo esordio, sia in ambito nazionale che internazionale, anche grazie alla sua partecipazione alle esposizioni di arte decorativa, tra cui la I Biennale di Monza nel 1923 e la celebre Exposition Internationale des Arts Décoratifs di Parigi del 1925.
Quest’ultima vide però la conclusione del sodalizio tra Cappellin e Venini, che proseguirono la loro attività ognuno per conto proprio: il primo con la M.V.M. Cappellin & C. e il secondo con la V.S.M. Venini & C., dove il ruolo di Zecchin passò allo scultore Napoleone Martinuzzi.
Vittorio Zecchin rinnovò la collaborazione con Giacomo Cappellin e operò come direttore artistico della nuova fornace, dove rimase fino all’ottobre 1926, continuando a progettare nuovi modelli caratterizzati da un sobrio classicismo e da una signorile essenzialità.
Entrambe le ditte continuarono a realizzare i modelli della Cappellin Venini che, da quel momento, furono contrassegnati da una firma ad acido con il nome dell’azienda produttrice.

Dettagli

Inizio:
lunedì 11 Settembre 2017
Fine:
domenica 7 Gennaio 2018
Categoria Evento:

Luogo

LE STANZE DEL VETRO – FONDAZIONE GIORGIO CINI
Isola di San Giorgio Maggiore, 8
Venezia, 30124 Italia
+ Google Maps
Phone
041 5229138
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