La condanna del femminicidio non conosce divisione tra partiti politici; la commissione Affari costituzionali del Senato, infatti, nella mattinata di mercoledì 23 novembre, ha approvato all’unanimità il testo unificato per istituire una commissione bicamerale di inchiesta sul fenomeno del femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Oggi, il testo di legge arriverà in Aula al Senato e, successivamente, passerà all’esame della Camera, dove, secondo quanto si apprende, c’è già l’assenso definitivo.
Sono 104 le donne vittime di omicidio volontario (femminicidio) dall’inizio dell’anno fino al 21 novembre; è quanto emerge dal terzo report interforze “Il pregiudizio e la violenza contro le donne” del Ministero dell’Interno, curato dalla Direzione Centrale Polizia Criminale in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre.
Ancora tante, troppe, le donne uccise per mano del compagno, marito, “uomo”, che finisce per trasformarsi nel più brutale dei mostri, togliendo la vita non solo alla fidanzata, moglie o convivente, ma spesso anche alle creature che ha messo al mondo e che vedono strapparsi via per sempre una figura insostituibile, al pari di quella materna.
Come Stefania Formicola; una ragazza solare, piena di vita, fino all’incontro con l’uomo che aveva sposato per amore, ma che si rivelò essere il suo peggior nemico, completamente diverso da come si era mostrato inizialmente.
Dopo un calvario fatto di offese e violenze, sopportate e taciute, Stefania decise finalmente di dire basta. Ma è l’inganno di quell’ultimo appuntamento a porre fine alla sua giovane vita: il padre dei suoi figli, infatti, non accettò che quello che considerava essere un oggetto di sua proprietà potesse ribellarsi e cambiare strada, e, in pochi attimi, dopo un furioso litigio, si trasformò nell’assassino più crudele.
Era il 19 ottobre 2016. Stefania morì con un colpo di pistola al cuore; l’organo più alto e nobile, quello in cui dimorano i veri sentimenti.
Quella giovane madre, la cui vita fu spezzata a soli 28 anni, aveva una grande sensibilità. Aiutava le persone in difficoltà e lo stesso ha insegnato a fare ai suoi due bambini, che ora vivono insieme a dei nonni affettuosi e premurosi, ma che non potranno mai più pronunciare la parola “Mamma”.
Oggi è il #25novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Anche la Redazione di arte.go.it si unisce alla lotta contro la violenza di genere. Perché non parlarne significa essere complici di violenza e omertà; e perdere per sempre ciò che fa di noi delle persone, ovvero quel pizzico di umanità ed empatia che ci fa partecipi del dolore degli altri. Senza girarci dall’altra parte.
Più di un pensiero. Per Stefania e tutte le donne vittime di femminicidio
La Redazione di Arte.go.it:
Ginevra Amadio, Anna Colombo, Teresa Lanna, Fabiana Maiorano, Paola Milicia, Mariateresa Zagone, Elisa Zanon, Giorgio De Novellis, Ennio Bianco, Luca Salvi, Alcide Boaretto, Giancarlo Pagliasso, Evan De Novellis, Ian De Novellis.
Immagine in evidenza: Foto di Barcelos_fotos