
… Il tema figurale, dominante di questa mostra è il bucranio: di una capra, di un montone, di una pecora, forse anche di un agnello; come se ne possono trovare nelle campagne del Sud.
Un bucranio che diventa una teca, o un ostensorio, o un reliquiario, reliquia esso stesso…
La reliquia contenuta nel bucranio spolpato è un miraggio, quale nella realtà è stato: il miraggio di un ritorno divenuto impossibile: di un ritorno a certe luci esclusive, a certe tinte irripetibili, a certi ritmi della vita organica dominati dal colore del sole e dal chiarore della luna.

Acque sorgenti, linfe sotterranee, bacini, fontane, canali, palme, ulivi, case, cubi di tufo, strade, e le ore, tutte le ore del giorno e della notte, e i silenzi del giorno e della notte; ogni cosa un simbolo, che i colori di Pignatelli ed il suo modo di far fiorire quasi in espansione l’immagine, anche quando è meticolosamente articolata sui gangli dei suoi particolari, rendono duraturo come se fosse impresso nella pietra, e tenero come se fosse una goccia di miele.
Luigi Cariacelo
da: “Gazzetta del Popolo”
Torino, 12 ottobre 1979
Tratto dal Catalogo: “Acquerelli di Ercole Pignatelli”
Edizioni Galleria del Naviglio – Milano – 1980
Direttore Renato Cardazzo
Catalogo stampato in occasione della 728a Mostra del Naviglio / Galleria Bon a tirer, Milano
maggio – giugno 1980
