
Accademia Carrara, all’interno delle iniziative collegate all’esposizione Piccio IN Carrara, in corso fino al 12 giugno, festeggia il ritorno del Ritratto della contessa Anastasia Spini, a seguito del restauro curato da Carlotta Beccaria. L’opera è tra i capolavori di Giovanni Carnovali detto Piccio, uno degli artisti maggiormente rappresentati all’interno della collezione bergamasca. La conclusione del restauro è anche occasione di saluto e ringraziamento all’Associazione Guide G. Carrara che ha sostenuto l’intervento con una generosa donazione e che confluirà nell’Associazione Amici della Carrara.
Dipinto nel 1840 circa, l’opera è uno dei ritratti più significativi dell’Ottocento, caratterizzato da grande realismo, con accenni moroniani nella posa seduta di sghembo, nelle gradazioni dei neri sull’abito, nella sincerità del viso anziano, restituito in ogni dettaglio e, in particolare, dal sorriso mite. La resa meticolosa dell’angolo di stanza, dettaglio raro nei ritratti, testimonia la familiarità dell’artista con gli ambienti di casa Spini, che frequentò sin da bambino per ragioni familiari, godendo della protezione dei conti per tutto il corso della sua carriera artistica.
“Il Ritratto di Anastasia Spini non è probabilmente il dipinto più tipico di Giovanni Carnovali detto il Piccio, tuttavia, sebbene sia arrivato da poco nelle raccolte dell’Accademia Carrara, con il legato del senatore Antonio Pesenti nel 1981, la tela ha conquistato immediatamente il cuore degli amici e dei visitatori del museo. Il ritratto schietto e sincero della gentildonna, esponente di una famiglia originaria di Albino che aveva sostenuto i primi passi di Piccio nell’arte, è infatti uno dei capolavori della pittura italiana dell’Ottocento. Il restauro dell’opera, realizzato con la consueta cura da Carlotta Beccaria e sostenuto generosamente dall’Associazione Guide Giacomo Carrara, non solo ci restituisce il dipinto in tutto il suo splendore, ma si è trasformato in una preziosa occasione per approfondire la storia della tela e della sua indimenticabile protagonista”.
Paolo Plebani, conservatore Accademia Carrara
“Con il sostegno al restauro del Ritratto di Anastasia Spini di Giovanni Carnovali si conclude l’attività dell’Associazione Guide Giacomo Carrara, che per 46 anni si è occupata di far conoscere il patrimonio del museo con corsi, approfondimenti, pubblicazioni. La collaborazione dei soci con il museo continua tramite l’Associazione Amici, sempre in un’ottica di promozione culturale”.
Lucia Patt, presidente Associazione Guide Giacomo Carrara
Con il rientro di Anastasia Spini si completa il progetto espositivo Piccio IN Carrara, a cura di M. Cristina Rodeschini, in corso fino al 12 giugno 2022, che in occasione di tre nuovi prestiti contribuisce a raccontare un inedito percorso all’interno del museo, alla riscoperta di un autore straordinariamente rappresentato in Carrara, in una sorta di “monografica permanente”, con 14 dipinti.
L’intervento sul Ritratto di Anastasia Spini si inserisce all’interno dell’ampia e continua campagna di restauri di opere di Accademia Carrara, promossa anche in vista del progetto di riallestimento che inaugurerà nel gennaio 2023, anno in cui Bergamo sarà Capitale Italiana della Cultura insieme a Brescia. Tra le tele attualmente in restauro: Ritratto di Bernardo Spini, Ritratto di Pace Rivola Spini (1573-1574 circa) e Ritratto di vecchio in rosso (1560-1565) di Giovan Battista Moroni e Il Rio dei Mendicanti (1785-1790) di Francesco Guardi.