Concluso il restauro del monumento dedicato a Eugenio Villoresi

Concluso il restauro del monumento dedicato a Eugenio Villoresi

Si è concluso l’importante lavoro di risanamento e restauro del monumento dedicato a Eugenio Villoresi, in piazza Leonardo Da Vinci.

Proseguono le attività rivolte alla valorizzazione e al recupero di una serie di opere fondamentali a ricordo di personaggi illustri, protagonisti nel rendere grande la città di Milano, segnando la storia del corso dei secoli.
L’intervento di restauro conservativo sul monumento – originariamente collocato in piazzale Luigi Cadorna e ricollocato da oltre mezzo secolo in piazza Leonardo Da Vinci –, attuato dalla Direzione Tecnica e Arredo Urbano del Comune di Milano di concerto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, ha interessato sia la componente lapidea del basamento, particolarmente sofferente a causa degli innumerevoli atti vandalici subìti negli anni, sia quella bronzea della figura di Villoresi, più interessata dagli agenti aggressivi che nel tempo avevano deteriorato la superficie del modellato.

L’intervento sulle superfici lapidee del basamento si è concentrato sulla pulizia e sulla rimozione degli aloni di vernice, sull’alleggerimento cromatico delle colature di ossidi provenienti dalla statua in bronzo, completato dalla generale ristuccatura di tutti gli elementi con riproposizione cromatica delle epigrafi da tempo scomparse e recuperate con un’attenta interpretazione pittorica dei singoli caratteri impressi nella pietra, ancora pienamente distinguibili al tatto.
L’imponente statua in bronzo raffigurante Villoresi è stata oggetto di accurata ripulitura da parte dei restauratori di ARS Restauri di Tribbia S.r.l. – incaricati nell’ambito dell’appalto di manutenzione per la conservazione di fontane e monumenti –, di stuccatura dei giunti e delle microlesioni individuate e con ogni probabilità risalenti al periodo della Seconda Guerra Mondiale e di protezione finale mediante l’applicazione di cere microcristalline sulla sua intera superficie.
L’opera, nel suo complesso, è stata poi trattata con un apposito protettivo antigraffiti allo scopo di proteggerla dall’azione vandalica, facilitando le future eventuali operazioni di rimozione dei graffiti e ostacolando la penetrazione dei pigmenti nelle porosità della pietra.
Infine, l’intervento di restauro conservativo è stato completato con la sistemazione della balaustra metallica perimetrale.

Eugenio Villoresi
Nacque a Monza il 13 febbraio 1810 e morì a Milano il 12 novembre 1879. Laureato in Ingegneria all’Università di Pavia nel 1832, progettò il Canale artificiale di irrigazione agricola che da lui prese in seguito il nome, riuscendo a ottenere la concessione governativa per poterlo realizzare, portando la realizzazione dell’opera a un notevole stato di avanzamento al momento della sua morte. Situato a nord del Naviglio Martesana, il Canale Villoresi, della lunghezza complessiva pari a 86 chilometri, collega in direzione est-ovest il Fiume Ticino al Fiume Adda. Il 28 aprile 1884 fu inaugurato il primo tratto del Canale e pochi anni dopo l’intera opera fu definitivamente completata. La progettazione e la successiva realizzazione dell’opera ebbe molto risalto sia a livello nazionale che internazionale, ponendolo, ancora oggi, quale secondo canale artificiale più lungo d’Italia