60 anni di oggetti dell’abitare e di Expocasa. 1963-2023: l’evoluzione del mondo domestico

sede: Oval – Lingotto Fiere (Torino).
cura: Arianna Panarella, Ubaldo Spina.

Con la mostra “60 anni di oggetti dell’abitare e di Expocasa. 1963-2023: l’evoluzione del mondo domestico” si ripercorrono 6 decenni di cambiamenti e innovazioni dell’industrial design legati alla casa attraverso gli arredi e i complementi che hanno segnato le evoluzioni del modo di abitare.

Una timeline lunga 60 anni di made in Italy, con un occhio al Piemonte
Il percorso espositivo si sviluppa lungo una timeline base per il racconto dei grandi cambiamenti di sei decenni segnati da importanti eventi storici che hanno influenzato anche la società. La linea temporale dialoga con gli oggetti in mostra: 10 per ogni decennio, tra fisici e raccontati attraverso immagini. Il racconto restituisce uno spaccato di 60 anni attraverso complementi, arredi ed elettrodomestici ma anche materiali e tecnologie.

In mostra, tra oggetti fisici e immagini, il racconto si snoda, tra gli altri, attraverso il “Radiofonografo rr126” dei fratelli Castiglioni per Brionvega, il calendario perpetuo “Formosa” di Enzo Mari per Danese, la lampada “Fato” di Gio Ponti per Artemide, il divano “Bocca” del torinese Studio65 per Gufram, il copriletto “Dormire” di Giorgio De Ferrari per Colli e la sedia “Delfina” di Giuseppe Raimondi, primo Compasso d’Oro torinese al di fuori del settore automotive.

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Nemo © Driade