sede: Villa Papadopoli (Vittorio Veneto, Treviso).
cura: Ennio Bianco.
La sfida affascinante dell’intelligenza artificiale alle prese con la creazione artistica. E non è fantascienza ma una questione che si affaccia pienamente nel presente e su cui Ennio Bianco, critico e curatore d’arte specializzato nella Digital e AI Art, presenterà a Vittorio Veneto un interessante percorso, con tanto di inquadramento teorico e di una stimolante mostra.
“A New Era Of Algorithmic Creativity” il titolo della mostra che vede impegnati otto artisti: Carmine Calvanese, Marco Cadioli, Mattia Casalegno, Pier Giorgio De Pinto, Domenico Dom Barra, Igor Imhoff, Ernesto Jannini e Silvano Tessarollo. Ognuno di loro ha sperimentato queste nuove possibilità offerte dall’intelligenza artificiale ampliando la propria dimensione creativa.
“L’Intelligenza Artificiale è in grado di pensare autonomamente? È questa la domanda chiave – dice Ennio Bianco – Il mito di una entità autonoma dall’uomo in grado di sostituire l’uomo in tutte le sue attività, addirittura assumendo una forma antropomorfa, è sempre stato il convitato di pietra da secoli presente in tutti i tavoli scientifici in particolare oggi anche che il grande pubblico si trova di fronte agli stupefacenti sviluppi dell’AI Generativa, come le conversazioni con Chat GPT di OpenAI o la generazione di immagini da testo con: DALL-E 3 di OpenAI, Imagen di Google Brain, Stable Diffusion di StabilityAI e Midjourney di Midjian”. “È necessario quindi – sostiene Ennio Bianco – presentare al pubblico lo stato dell’arte, senza allarmismi, ma anche senza sottovalutare le criticità come: le allucinazioni, i deepfakes, la trasparenza dei dati, le questioni legali ed etiche, i problemi di sicurezza e privacy. Ma d’altra parte evidenziando le enormi potenzialità che gli strumenti basati sull’Intelligenza artificiale possono offrire in vari campi, in particolare per i creativi. E comunque in prospettiva l’Intelligenza Artificiale inciderà profondamente sull’organizzazione del lavoro e della società”.
Eventi collaterali
Sabato 28 ottobre alle 18, incontro con Ennio Bianco sul tema “Una nuova era di creatività algoritmica”; Igor Imhoff, docente di Applicazioni Digitali per l’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, sarà relatore di un incontro dal titolo “Flussi Operativi con Stable Diffusion e dintorni” il 4 novembre sempre nell’aula Magna della Rotonda di Villa Papadopoli; mentre il 10 novembre il ciclo si concluderà con l’incontro, ospitato a Porta Fucsia di via Domenico Gismano a Ceneda, con Gabriele Perretta dal titolo “Il sensore che non vede. Sulla perdita di immediatezza percettiva”.
La mostra e il ciclo di incontri sono organizzati dall’Associazione Via-Vai
Inaugurazione
sabato 28 ottobre alle 18
Informazioni
338 854 3473
Immagine in evidenza
Marco Cadioli Coutesy – Apocalisse 4_8