Adelaide La Valle. Le sfumature dell’arte

sede: Biblioteca Nazionale di Cosenza (Cosenza).

Poiché l’uomo si trova immerso nella natura, il paesaggio diventa uno dei temi preferiti della pittrice Adelaide La Valle, una giovane che muove dall’osservazione diretta della realtà, ma la rende con immediatezza servendosi preferenzialmente dell’acrilico e di altre tecniche.

La Valle ama la bellezza dei fiori, la freschezza delle acque che scorrono limpide fra alberi e arbusti verdi, la neve soffice e candida, il bosco autunnale che si tinge di rosso, il dolce sapore dei frutti e perciò non si sente smarrita difronte alla maestà dei fenomeni naturali e conduce lo spettatore all’interno dei quadri, facendolo protagonista.

La società attuale, che Zygmunt Bauman ha definito “liquida” a causa dello sfrenato individualismo, dell’apparire a tutti costi (come ingannevole valore) e del consumismo (una sorta di “bulimia” senza scopo), s’è convinta a torto che “il cambiamento”, per dirla con il sociologo polacco, “è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”.
La modernità non solo sta perdendo i valori ma sta distruggendo anche l’ambiente.
Catastrofi naturali, cambiamento climatico, violenza e incendi dolosi sono il risultato di una concezione sbagliata della natura e dell’uomo che in essa vive.

La Valle, attraverso la pittura, si ribella alla situazione disastrosa, intollerabile, e perciò non si emargina e con il pennello in mano si muove in direzione opposta al continuo degrado.
Il pregio dei suoi quadri sta non solo nel vedere con gli occhi del corpo le linee, le figure, i colori, bensì nell’esprimere la sua reazione personale, il suo sentimento, le esigenze dell’animo che si proiettano nella natura circostante.
La Valle è amante degli animali domestici e selvatici: il cane, la tigre, la leonessa, il ghepardo, il leone con le fauci aperte, la zebra, non sono colti come in una posa fotografica ma condotti alle loro tipicità e azioni, rendendosi conto dell’importanza della luce come mezzo per costruire, con il colore, immagini suggestive.

La scoperta della bellezza del colore e della natura non esime Adelaide La Valle dal dedicarsi alla ritrattistica.
Si concentra, quindi, sul viso, sui lunghi capelli, sul cappello a larga tesa, sullo sguardo e sul sorriso della donna per raggiungere una straordinaria tensione espressiva.
Sacro e profano si mescolano; la Madonna e Marilyn Monroe sono le figure di grazia e di maestà (la prima), di fisico procace e sensualità (la seconda).

In effetti, i soggetti sono diversi e molto distanti tra loro, ma entrambi di notevole attrattiva e delineati con vivezza e scrupolosità.
La predilezione di quadri con fiori variopinti e con la natura morta sta a significare la sua sensibilità femminile che le permette di dare un magico incanto a ciò che rappresenta.
Nel dipingere soggetti religiosi, come il Signore che paternamente accoglie intorno a sé i fanciulli, la chiara serenità della Madonna con Bambino in braccio, Cristo coronato di spine, San Domenico con il giglio della purezza in una mano e la corona del rosario in un ‘altra, Giovanni Paolo Il in abito pontificale, mentre dolorante si appoggia al pastorale, si scopre il mondo interiore della pittrice, fatto di aneliti di speranza e di una fede semplice, evocatrice di splendori di Cielo.
Vincenzo Napolillo