Aldo Pallanza e Cesare Giardini. Chiari di luna e terre promesse

sede: Via Cairoli 26 (Vigevano, Pavia).
cura: Fortunato D’Amico.

Nella mostra, due vite e due stili profondamente diversi troveranno un punto d’incontro proprio nella città, protagonista dei loro lavori e della loro quotidianità. Il confronto tra le opere dei due artisti, inoltre, consentirà una riflessione su presente e futuro tanto locali quanto globali. Agli abitanti di Vigevano e alle donne, soggetto prediletto da entrambi, verrà dato particolare risalto.

Da un lato Cesare Giardini, artista contemporaneo, con i suoi lavori intende trasmettere emozione e leggerezza al pubblico, offrire visioni oniriche e magiche del quotidiano, rielaborazioni intime di una memoria collettiva ed eroine riprese dalle narrazioni popolari. I suoi dipinti trattano il tema principale, il viaggio, con ricchi riferimenti antropologici, folcloristici e di moda.

E proprio dalla moda trae la sua linfa artistica Aldo Pallanza (1922-2017), celebre modellista calzaturiero (oggi lo definirebbero designer). La sua ricerca pittorica, che passa dal figurativo all’astratto, scaturisce dalla volontà di confrontarsi con il presente. Così, le sue raffigurazioni più critiche e satiriche nei confronti del potere, quelle più surreali e quelle più intime trovano espressione e terreno fertile nell’analisi della società Lomellina. Delicato e ricorrente, invece, lo studio delle figure femminili, a cui intende dare con tecniche e materiali diversi, di volta in volta, una voce calzante.

“L’esposizione dei lavori di Aldo Pallanza e di Cesare Giardini” spiega il curatore Fortunato D’Amico “non è solo il confronto tra due importanti rappresentanti dell’arte visiva che hanno operato sugli stessi territori ed esposto con il proprio linguaggio i contenuti di una comunità in dialogo con il resto del mondo, ma rappresenta, inoltre, un’occasione unica di riepilogo, un punto d’incontro tra il lungo cammino attraversato dalla società dal secolo scorso fino ai giorni nostri”. E precisa: “Questo evento ci invita a meditare sul passato, a scrutare il presente per tracciare possibili prospettive riguardo alle nuove direzioni che l’arte e la società stanno intraprendendo in vista di un futuro più sostenibile”.

Immagine in evidenza
1988, 60×80, Sono un politico – Aldo Pallanza (part.)