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Alessandro Grimoldieu. Persona, personae
giovedì 25 Maggio 2023 - sabato 24 Giugno 2023

sede: Fabbrica Eos Gallery (Milano).
cura: Chiara Canali.
Fabbrica Eos Gallery di Milano presenta la prima mostra in galleria di Alessandro Grimoldieu, intitolata “Persona, personae”, a cura di Chiara Canali.
Profondamente influenzato dalle teorie e dall’arte Post Human, Alessandro Grimoldieu (Milano, 1990) è sostenitore della grande rivoluzione tecno-biologica che, portando all’abbattimento della barriera umano/non umano, possa permettere l’incremento delle capacità fisiche e cognitive e la progettazione di un uomo aumentato, il cyborg o uomo bionico.
Artista e artigiano orafo, da circa una decina d’anni si dedica all’arte orafa, creando collezioni di anelli di design disegnati a mano e fusi con la tecnica della cera persa, come l’esemplare ad artiglio della collezione “Architettura ossea” – realizzata per la tesi di laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera – anello che nella struttura ricorda una protesi ossea che si ramifica come una pianta calciforme, spesso indossato dall’artista come una seconda pelle. Questi gioielli sono metafora di un’arte post-organica che mette in mostra il substrato della nostra configurazione ossea e che assume un’aura di forte intimità.
Recentemente Grimoldieu è passato dalla scala micro dell’arte orafa a quella macro, e a dimensioni reali, della scultura contemporanea. “La sua nuova poetica – spiega Chiara Canali – si concentra sul tema della “maschera” come riflessione sulla condizione umana, sul rovesciamento del rapporto tra essere e apparire e sulla conseguente duplicità che caratterizza l’essere umano. Fin dalle origini, la storia umana è fondata sulla simulazione e la dissimulazione e le maschere che gli uomini hanno posto sui loro volti sono destinate a cadere soltanto al momento della morte”.
Il titolo di questo ciclo di opere “Persona, personae” deriva, infatti, dal latino “persona”, voce probabilmente di origine etrusca che propriamente significava “maschera teatrale” e poi prese il valore di “individuo di sesso non specificato”, “corpo”, e fu usata come termine grammaticale e teologico.
Alessandro Grimoldieu, appropriandosi di questa accezione antica del termine “persona”, ha creato una serie di “maschere” scultoree che, se indossate, gli permettono (o ci permettono) di scegliere quale individuo essere e come apparire agli altri a partire da una identità specifica alla quale assomigliare.
La mostra è costituita da una ventina di maschere cave scolpite a mano utilizzando diversi materiali tra cui: ABS, PLA, PET e cera, con l’ausilio di un innovativo macchinario manuale per la modellazione 3D e successivamente fuse seguendo l’antica tecnica della fusione a cera persa tipica dell’arte orafa. La lavorazione in 3D consente il mantenimento, anche con la fusione, di quell’aspetto a trama reticolare che richiama il tessuto connettivo osseo ma anche le strutture frattali della natura o ancora i mandala dinamici dell’era digitale.
“I soggetti – continua Chiara Canali – sono vari e molteplici: alcuni hanno derivazione storica o mitologica come Baccanale (Persona satyr), Atlantideo (Persona atlantis), Apollo (Persona Solis Deus); altri fanno riferimento alla letteratura di Pirandello Uno, Nessuno e Due (Persona multa cranium) o al romanzo fantasy di Pinocchio come Vera Bugia (Persona mendacia veritas). Altri ancora prendono a modello un artista del Novecento come Dalì in Sogno Causato Da (Persona oneirica), un personaggio del fumetto o del cinema come nel caso della maschera di Guy Fawkes per V per Vendetta di Alan Moor (Remember Remember, The Fifth of November) o una icona della musica contemporanea come David Bowie in You Can Be Hero (Persona lucenti fulgor).
Infine altre maschere creano identità nuove, alcune delle quali a immagine e somiglianza dell’artista, altre aliene e futuristiche, caratterizzate da diverse tipologie di texture, intrecci e modularità. Queste strutture sono modellate sempre a mano creando micro-reticoli che di volta in volta assumono aspetti e sequenze diverse: alcune a trame più ramificate e irregolari, altre secondo sviluppi ordinati e di forma sferica”.
Il risultato finale è una protesi antropomorfa, a dimensioni reali, che può essere anche indossata a determinare una nuova personalità antropologica, un’alterità demiurgica in grado di inaugurare modi differenti di essere e di vivere sé stessi.
La ricerca artistica di Alessandro Grimoldieu è radicata nella concezione del Transumanesimo che si affida a una radicale e ottimistica rivoluzione della condizione umana nel segno del progresso scientifico e dell’integrazione di corpo umano e tecnologia, in un’ottica di miglioramento e di potenziamento delle possibilità fisiche e cognitive dell’uomo. Sintetizzando questo concetto, l’artista spesso afferma da parte sua che “il corpo umano ormai è una macchina di carne obsoleta”.
Grimoldieu contribuisce all’arte del futuro, plasmando il proprio corpo attraverso la chirurgia plastica e creando maschere forgiate sul proprio volto, oppure a immagine di icone della classicità e della modernità, o ancora inedite e aliene, che possano modellare in modo nuovo il corpo e il volto dello spettatore.
Inaugurazione
giovedì 25 maggio 2023, dalle 18.30
Immagine in evidenza
Grimoldieu, foto maschera fauno