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Alethéia. La ricerca della verità attraverso la conoscenza – Mostra collettiva

sabato 4 Giugno 2022 - domenica 3 Luglio 2022

Alethéia. La ricerca della verità attraverso la conoscenza - Mostra collettiva

sede: Galleria Civica Gian Battista Bosio (Desenzano del Garda, Brescia).
cura: Matteo Vanzan.

Le opere di sette artisti contemporanei saranno messe a confronto per indagare l’impulso primario della creazione, momento fondamentale per un artista di confrontarsi con la tela. Supporto sensibile alle reinterpretazioni personali di storia, cultura, società, ma anche di sogni, incubi e nevrosi di un’umanità sempre in contraddizione con se stessa, la tela ospiterà le ricerche espressive di Guido Airoldi, Angelo Alessandrini, Giorgio Dalla Costa, Daniele Nalin, Manlio Onorato, Donatella Pasin e Maurizio Taioli.

Le opere di questi artisti rappresentano uno spaccato della pittura italiana che, dall’estasi dell’espressionismo astratto fino ai silenzi dell’introspezione psichica, ci conducono a riflettere sul significato più profondo dell’essere artista oggi.
Attraverso una sintesi del loro lavoro, la mostra si inoltrerà nella trasformazione alchemica di ciò che è ormai perduto ma che viene ripetutamente recuperato nei lavori di Guido Airoldi dove il “mondo degli inutilizzati, proprio grazie alla riappropriazione del tessuto urbano, trova una nuova dimensione d’essere” trasformando l’opera in una terra di nessuno pronta ad ospitare il mondo grazie ad una lavorazione chirurgica del supporto mediante taglierini, squadre, pinzette, colle e solventi.
Angelo Alessandrini è invece protagonista di un’indagine quasi antropologica che “trasla verso un realismo sociale di chiave poetico-esistenzialista; come uno specchio rivolto verso di noi le sue opere, siano esse pittura o scultura, ci portano a riflettere sullo stato delle cose mediante le raffinate evoluzioni di una pittura di tocco leggera e sognante”.
Per Giorgio Dalla Costa, artista alchemico e dalla prorompente forza gestuale, l’opera d’arte si apre su “varchi e sentieri che raccontano le oscurità degli abissi e le vette più innevate.
Le trame di pennellate sferzate dal vento diventano pigmenti di vita, colori dell’anima, gesti comportamentali di chi ha fatto dell’esperienza vissuta la primaria fonte d’ispirazione”.
Ironia e polemica sociale sono i capisaldi della ricerca pittorica di Daniele Nalin, capace di catapultarci in “un mondo fantastico, ma traumaticamente presente, ricco di allegorie e di riferimenti al mondo della fiaba che, di rimando, si trasformano in linguaggio etico di profonda istanza realista e sociale. ”

Il percorso espositivo prosegue con l’opera di Manlio Onorato, un artista che dopo anni di ricerca “giunge all’essenza di tutto, libera la pittura dal mondo, dalla realtà, dalle connotazioni realistiche concludendo questo fulcro convergente in una fluidità in cui il colore e la luce sono protagonisti indiscussi della pittura”; il naturalismo astratto è poi protagonista nelle tele di Donatella Pasin, la cui tavolozza è ricca di pigmenti che “si prefiggono l’obiettivo di trasportarci nell’estasi della vita veicolando le nostre emozioni in un continuo viaggio nell’inconscio”.
Reale e onirico, storia e mitologia sono infine spunto di riflessione per Maurizio Taioli, il cui “atteggiamento nei confronti dell’opera viene plasmato oltrepassando il limite del quotidiano per ridefinire i linguaggi che fondano diverse esperienze artistiche senza mai banalizzarle in una pura riappropriazione di linguaggi precedenti”.

Immagine in evidenza
di Daniele Nalin (part.)

Luogo

GALLERIA CIVICA GIAN BATTISTA BOSIO
Piazza Giuseppe Malvezzi
Desenzano del Garda, Brescia 25015 Italia
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