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Alice Serafino. Sono solo lune di carta

sede: Elena Salamon Arte Moderna (Torino).
cura: Elena Salamon.
Con cinquanta opere uniche e originali, Elena Salamon Arte Moderna propone “Sono solo lune di carta”, la mostra personale di Alice Serafino. Una retrospettiva artistica e intima degli ultimi quattro anni di lavoro, una ricerca inedita in cui la cianotipia, antico metodo di stampa fotografica che sfrutta l’azione di due sali di ferro i quali, miscelati insieme e spennellati su una superficie, reagiscono ai raggi UV dando vita all’immagine fotografica dal tipico colore Blu di Prussia, si mescola al collage e all’acquerello.
A dieci anni dalla sua prima mostra, “Piccoli mondi a contatto” del 2013, Alice Serafino torna a raccontarsi nella galleria di Elena Salamon, curatrice dell’esposizione.
“Chi vorrà accogliere la profonda poesia di queste opere, si confronterà con emozioni che appartengono all’umanità tutta e che potrà interpretare secondo il proprio personalissimo sentire” sottolinea la curatrice che dai fotogrammi custoditi nella wunderkammer dell’artista, ha selezionato cinque percorsi: QB, Prati, Sandman, Out of the blue e Lunatiche.
QB, da leggere sia “cubi” sia “quanto basta’. “Cubi” come le campiture colorate ad acquerello che, abbinate ai ritagli di mani, suggeriscono allo spettatore diversi e possibili stati d’animo. “Quanto basta” come l’ingrediente che nelle ricette non necessita di grammature precise, lasciando libero chi le prepara di dosarne la quantità per un gusto ogni volta unico e personale.
La serie Prati (acquerello e collage), fatta di lunghi fili d’erba dipinti in cui figure ritagliate si addentrano con la loro curiosità instancabile, il desiderio di scoprire giardini segreti e di diventarne parte.
La sezione Sandman, con il ricordo e la raffigurazione dell’omino del sonno che nel folklore nordico porta sogni felici cospargendo di sabbia magica gli occhi dei bambini che stanno per addormentarsi.
Le tavole di Out of the blue (improvvisamente) i cui protagonisti sono quasi tutti bambini, interpreti prediletti dell’arte di Alice Serafino che guarda il mondo con lo stesso immediato stupore. Il titolo descrive la meraviglia e lo sbigottimento provati di fronte a un evento inatteso., personaggi “sbucano dal blu” di cieli, di spruzzi, di pozzanghere e di galassie in cui perdersi.
E, infine, la serie Lunatiche, pose iconiche da dive del cinema, piedi nudi a mezz’aria, collant seducenti e gambaletti alla garçon. Un ironico quanto serio inventario di tutte le donne che una donna può essere.
“Gli ultimi quattro anni sono stati per me un vero e proprio giro di boa – dichiara Alice Serafino parlando del suo lavoro -. Contemporaneamente agli avvenimenti globali che hanno stravolto l’esistenza collettiva e intimamente turbato le vite individuali, per questioni personali, ho attraversato un lungo periodo di alternanza tra attività e profonda introspezione. Tutto questo non poteva non riflettersi nel mio lavoro. L’evoluzione è stata fisiologica. Invece di continuare a catalogare il mondo, il mio sguardo si è spostato all’interno.come a cercare quella minuscola scintilla che, nonostante tutto, coraggiosa e ostinata, continua a brillare. La cianotipia è una tecnica semplice e molto versatile con la quale dal 2016 ho lavorato, progettando nel dettaglio, e con meticolosa precisione, intere serie come “Naturalia”, “Lune e Bambù” e “Minuscule”, continua l’artista -. Il rigore che ha caratterizzato i miei primi anni di attività e che peraltro è ancora evidente negli sfondi delle “Lunatiche” e nelle opere della serie “Out of the Blue” si è ridimensionato, lasciando spazio all’impulsività e all’immediatezza del gesto e a volte anche al caso.come nei sentimenti puri di gioia e divertimento dei bambini, le emozioni non si riescono a contenere, le corse nei prati, i salti nelle pozzanghere e gli schizzi di acqua e sabbia dei giochi tra le onde non lasciano indifferenti neanche i margini bianchi della carta, che infatti ne rimangono intrisi”
Inaugurazione
venerdì 20 ottobre ore 18.00
Immagine in evidenza
Alice Serafino – Lunatica (part.)