sede: Fondazione Giorgio Conti – Palazzo Cucchiari (Carrara).
cura: Massimo Bertozzi, Antonio Natali.
Andrea Martinelli (Prato, 1965) è uno dei pittori e disegnatori italiani che si è distinto per la sua originale ricerca, ricca di riflessioni e spunti critici sul tema delle ombre, del volto e della figura umana.
La mostra antologica, che ripercorre gli ultimi vent’anni della sua carriera, sarà allestita nei due piani “nobili” di Palazzo Cucchiari.
Per l’occasione saranno esposte una settantina di opere, molte delle quali di grande formato, che andranno a costituire sei sezioni, i cui i temi saranno: Il volto, La figura, Il nonno, Il disegno, Gli autoritratti e La notte.
La matrice di tutto il lavoro dell’artista è il disegno, che è tratto distintivo di tutta l’arte fiorentina e dei grandi artisti toscani.
Il disegno, nelle figure umane e nei volti di Martinelli, è inteso non soltanto come esercizio grafico, ma come espressione di un linguaggio figurativo e di un pensiero che esplora la profondità umana.
Le serie di disegni in mostra, ricchi di particolari minuziosamente delineati, pur nascendo come lavori preparatori alle opere pittoriche, si configurano proprio per l’attenzione maniacale al dettaglio come opere autonome.
Tra le opere in mostra, alcune delle quali inedite, si segnalano il trittico esposto alla Biennale di Venezia nel 2011 e una selezione degli autoritratti presentati alla Galleria degli Uffizi in occasione della donazione dell’autoritratto “La Bocca”, entrato a far parte della collezione del Corridoio Vasariano nel 2013.
Una sala sarà destinata ai monumentali ritratti dell’amato nonno Dino, tema che nel 2005 ha reso noto l’artista al grande pubblico, dopo la mostra personale Il volto e l’ombra al Museo della Permanente di Milano curata da Flavio Arensi.
Scrive Antonio Natali nel saggio del catalogo: “Avere ritratto il volto del nonno in opere di dimensioni così grandi – penso ai lavori del 2004 e del 2005 – mi pareva un segnale della sua volontà d’abbinare (perché a vicenda ne fossero esaltate) la monumentalità delle immagini alla forza dei suoi sentimenti d’amore, ma forse soprattutto di stima nei confronti d’una figura che aveva avuto un ruolo ragguardevole nella sua formazione umana”.
Il percorso espositivo è arricchito dalle fotografie di Martina Jones Lombardi, musa e compagna dell’artista, che ritraggono Martinelli nei momenti di lavoro e di intimità nel suo studio.
Infine, in occasione della mostra, viene presentato per la prima volta al pubblico il cortometraggio di Tommaso Santi “Un racconto dal silenzio” del 2019.
Il film indaga sul lavoro dell’artista e sulle persone da lui ritratte, attraverso suggestioni, racconti di vita e aneddoti.
Inaugurazione: venerdi 6 settembre ore 18:00