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Anna Spagna. Rifrazioni plastiche – 1987/2020. dal Nouveau Réalisme alla Poesia Visiva
giovedì 15 Ottobre 2020 - venerdì 30 Ottobre 2020

sede: Almach Art Gallery (Milano).
cura: Luca Temolo Dall’Igna.
Anna Spagna ha intrappreso una nuova ricerca artistica, da cui è scaturita una serie di opere inedite, esposte presso Almach Art Gallery.
In questa scelta si può cogliere l’eco delle sperimentazioni artistiche e letterarie del movimento della poesia visiva, attivo soprattutto dagli anni ‘60 in un clima neoavanguardista. Anna Spagna è entrata in contatto con i membri del movimento – tra i promotori del gruppo, l’artista Lamberto Pignotti – attraverso il marito, il gallerista e intellettuale Gianfranco Bellora, che tra gli anni ‘70 e ‘80 sostenne le ricerche verbovisuali di molti artisti italiani con l’attività dello Studio Santandrea e del Centro Culturale d’Arte Bellora a Milano.
La ripetizione dell’immagine della diva del cinema hollywoodiano e, più in generale, dell’immagine femminile nella produzione dell’artista, va intesa come un omaggio universale nei confronti delle donne. In quest’ottica si collocano le opere “Donna in nero” e “Donna in bianco”, realizzate nel 1989.
La luce trova poi una dimensione sperimentale inattesa e totalmente inedita nella serie più attuale “Catarifrangenti”, cui l’artista si è dedicata poco prima dell’inizio della quarantena in Italia. Questi oggetti, con i loro bagliori e riflessi, occupano il punto di fuga principale delle tele, dal quale si dipartono e nel quale convergono tutte le linee prospettiche immaginarie. Il catarifrangente è, dunque, catalizzatore dello sguardo, assorbe nell’opera la centralità dello spazio geometrico, non disegnato ma percepito, e diventa un punto di luce che l’occhio può cogliere da infinite angolazioni.
Anna Spagna ha coltivato in campo artistico due concetti filosofici fondamentali, il “pensiero intuitivo” a cui bisogna lasciarsi andare per percepire immagini, strutture e colori in armonia, e il “pensiero astratto”, che eliminando il continuo riferimento antropomorfo e scientifico, permette di “vedere” e ricostruire rappresentazioni altrimenti inconcepibili.