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Anna Valeria Borsari. Da qualche punto incerto
venerdì 10 Settembre 2021 - domenica 13 Febbraio 2022

sede: Museo del Novecento (Milano).
cura: Giorgio Zanchetti, Iolanda Ratti con Giulia Kimberly Colombo.
Con questo nuovo progetto il Museo conferma la propria vocazione nell’ambito della ricerca storico artistica che lo porta a indagare la complessità del Novecento. In particolare, la mostra racconta il lavoro di Anna Valeria Borsari dalla fine degli anni Sessanta a oggi e dunque approfondisce quel periodo che è stato la culla delle sperimentazioni mediali, dalla pittura alle immagini in movimento.
Il percorso espositivo racconta il lavoro di continua esplorazione dei temi dell’identità e del rapporto tra realtà e rappresentazione, indagato attraverso la scultura, il medium fotografico, l’installazione e l’intervento nello spazio. La pratica artistica di Anna Valeria Borsari, infatti, si ispira ai suoi studi di linguistica e filosofia del linguaggio, nasce quindi al di fuori dei circuiti tradizionali e prosegue mantenendo un carattere indipendente, anche se in stretto dialogo con gli aspetti più attuali del dibattito culturale degli ultimi decenni.
“Da qualche punto incerto” offre una panoramica a tutto tondo della pratica concettuale di Anna Valeria Borsari, mettendo in evidenza come la sua sperimentazione sia stata anticipatrice di alcune esperienze, come quella della dimensione site-specific, divenute centrali per gli artisti delle generazioni successive. Il percorso della mostra segue le principali tematiche e linee di ricerca che l’artista ha approfondito con coerenza in tutta la sua attività, mostrando un dialogo tra opere distanti per datazione e tecnica, ma concettualmente affini, e presentando una nuova installazione prodotta per l’occasione.
Partendo dagli anni Settanta, nella prima sala è evidenziato il passaggio dalle serie fotografiche – con cui l’artista sancisce l’impossibilità di definire la realtà attraverso le immagini – a un campo più ampio di strumenti – pittura, installazioni e interventi site-specific – al limite tra realtà e finzione. Se in questo caso il tentativo è quello di esprimere l’accettazione e l’elaborazione della perdita dell’identità soggettiva nell’altro, il 1977 segna un’ulteriore apertura a contributi e interferenze esterne: il pubblico, spesso inconsapevole di assistere a un gesto artistico, l’ambiente naturale e urbano e gli oggetti quotidiani ricontestualizzati entrano a far parte dell’opera, alterando e talvolta giungendo a cancellare l’intervento stesso dell’artista. In questo ampio campo di possibilità e partecipazione, Borsari rinuncia in un certo senso al ruolo di unica artefice dell’opera: non cerca infatti di dominare completamente energie e situazioni da lei stessa innescate, ma si limita a evidenziarle e raccordarle in un discorso poetico.
I punti nevralgici del percorso di Anna Valeria Borsari sono ulteriormente declinati nella Sala degli Archivi attraverso alcuni nuclei tematici fondamentali: la memoria, la trasformazione, la relazione e il luogo. Qui sono poste in dialogo due installazioni per restituire un ritratto più recente dell’artista e della sua posizione nei confronti del pubblico e della società. “Lotteria” è la ricostruzione di un’istallazione del 2000, una sorta di autobiografia composta di oggetti e ricordi personali, che nella versione originale veniva dispersa tramite una pesca a premi; un’indagine sulla posizione dell’artista si trova in “Da remoto”, il nuovo lavoro concepito per questa mostra.
L’esposizione è completata da materiali quali inviti, fotografie e pubblicazioni.
La mostra fa parte di Milano Art Week 2021.
- Attraversarsi (1977)
- Condomini, grattacieli e ecomostri (2006)
- Narciso (1977)