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Art Theorema #3 – Mostra collettiva

venerdì 23 Giugno 2023 - domenica 17 Settembre 2023

Art Theorema #3 - Mostra collettiva

sede: Gallerie delle Prigioni (Treviso).
cura: Fondazione Imago Mundi.

Fondazione Imago Mundi presenta la collezione di opere e il catalogo di “Art Theorema #3”, la più recente raccolta entrata a far parte di Imago Mundi Collection, a cura di Claudio Scorretti, Irina Ungureanu e Francesca Valente.

In occasione dell’appuntamento, che si inserisce nell’ambito della mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata”, viene presentata l’installazione site-specific “Tessere la Pace” dell’artista Olimpia Biasi. L’installazione resta esposta fino a domenica 25 giugno nel Cortile delle Gallerie delle Prigioni, eccezionalmente aperto al pubblico e per la prima volta adibito a spazio espositivo, mentre le opere originali sono esposte all’interno delle Gallerie delle Prigioni (fino al 17 settembre).

Il progetto Art Theorema è nato nel 2018 e ha portato alla realizzazione di tre cataloghi, coinvolgendo quasi 600 artisti da tutto il mondo. Dopo aver ragionato nei primi due volumi sulla contrapposizione tra locale e globale e sull’impatto della globalità nell’arte, Art Theorema #3 è l’occasione per riflettere sul concetto di crisi. Il volume raccoglie le 198 opere realizzate da 170 artisti da oltre 80 paesi nel formato 10×12 cm, tratto caratterizzante di Imago Mundi Collection. Il progetto, nato prima del Covid e concluso alcuni mesi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, analizza la crisi intesa come momento decisivo del cambiamento, in un’accezione che vuole essere quindi costruttiva, ricollegandosi ai temi della mostra La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata. Un’interpretazione coerente con l’etimologia stessa del termine, che deriva dal verbo greco krino, separare, ma anche giudicare, valutare. Un momento di “crisi” come quello che stiamo attraversando, quindi, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo. Fra i protagonisti di Art Theorema #3 si trovano alcune artiste attualmente in mostra alle Gallerie delle Prigioni: la pittrice Eteri Chkadua, artista georgiana di base a New York, e la fotografa Sim Chi Yin, nata a Singapore, oltre a Olimpia Biasi, autrice dell’installazione Tessere la Pace.

La collezione offre uno spaccato inedito e senza filtri della situazione internazionale contemporanea e al contempo tratta anche le crisi permanenti, quelle che paradossalmente diventano una nuova normalità come testimoniato, per esempio, da Noel Nasr riguardo al presente del Libano attraversato ormai da una crisi endemica; da Bart Was Not Here, giovane street artist birmano che racconta il regime politico del Myanmar; da Iris Buchholz Chocolate e da Mella Jaarsma, due artiste immerse nelle storie profonde dei loro luoghi di adozione, rispettivamente l’Angola e l’Indonesia.

Non mancano le voci ucraine. Olesya Dzhurayeva, Alissa Marchenko e Rita Maikova sono soltanto alcune delle testimonianze che raccontano micronarrazioni visuali della guerra dall’interno dell’Ucraina. Altrettanto forti risultano gli interventi di artisti non ucraini che hanno messo la guerra al centro della loro ricerca sulla crisi: come nel caso di Davor Pavelic, artista croato, che ha creato l’iconica illustrazione It Will Not Crack!, o del gruppo di street artists romeni Robert Obert, Pisica Patrata, John Dot S & Ionut Popescu, che ripropone qui Ukrainica, l’enorme opera stradale realizzata a Bucarest, che allude nel titolo alla famosa opera di Picasso sugli orrori della guerra civile spagnola e dei bombardamenti contro Guernica durante la seconda guerra mondiale. Yoann Ximenes, francese, che cerca di “trascrivere” in segni visivi l’onda sonora della parola Kyiv pronunciata in ucraino, a differenza di Kiev, che è una traslitterazione russa.

In occasione della presentazione di Art Theorema #3, Fondazione Imago Mundi ha inoltre affidato a Olimpia Biasi, artista trevigiana che attualmente lavora con materiali di riciclo, la realizzazione di un’installazione site-specific.

L’opera originale, intitolata Tessere la Pace ed esposta alle Gallerie delle Prigioni, restituisce in forma visiva il tema della crisi come cambiamento. Realizzato in collages polimaterici su garza, questo lavoro rappresenta una tessitura che cerca idealmente di tracciare un percorso per ricomporre relazioni e rimarginare ferite. L’installazione che prende forma nel Cortile delle Gallerie delle Prigioni, rende visibile la trasformazione che le ex carceri hanno attraversato, passando da luogo di confinamento e negatività a spazio dove coltivare conoscenza e cambiamento.

Olimpia Biasi commenta: “La guerra è quanto di più abbietto e assurdo possa esserci ancora, ma da sempre l’uomo non può farne a meno. Distruggere e ricostruire per secoli, ha reso logora, stanca ed inutile la parola guerra e sempre più stanca e disperante la ricostruzione. In un mondo fisico che implode miseramente su se stesso per il dissennato uso delle risorse e per l’inquinamento, le guerre ‘di conquista’ sono sempre più grottesche e intollerabili. Il mio è un lavoro di protesta a tutto questo con il pensiero dominante: ‘tessere la pace’. Incrociare linee rette, curve, mistilinee a creare mappe terrestri compatibili, territori di colori discordanti che si attraggono, aree virtuali in tensione di armonie precarie, filze di fili lanciati a congiungere, blandire, accarezzare, rammendare con filo amorevole gli strappi dei vuoti, affinché tutta l’opera sia pervasa da un sentimento positivo. Ho usato colori lancinanti: rosso-lampone, verde-acerbo, giallo- splendente. Ho usato il verbo ‘rammendare’ come ritmo di congiunzione, memore di tempi in cui era una necessità per far durare indumenti modesti. Il lento passare e ripassare le filze era una pratica femminile per rimarginare le ferite della stoffa, con perizia e con amore. Ho eseguito dei collages polimaterici su garza, con prevalenza di stoffe e fili, usando l’ago e il filo come riscatto di una pratica femminile che sa creare, curare, ricostruire”.

Inaugurazione
venerdì 23 giugno 2023 alle ore 19.00

Immagine in evidenza
Mella Jaarsma, If I Were You (Feeding The Nation) – Se fossi in te (Nutrendo la nazione), 12×10 cm, Stampa digitale, tessuto di corteccia, acrilico, Courtesy l’artista e Fondazione Imago Mundi (part.)

Dettagli

Inizio:
venerdì 23 Giugno 2023
Fine:
domenica 17 Settembre 2023
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

GALLERIE DELLE PRIGIONI
Piazza del Duomo 20
Treviso, 31100 Italia
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