altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento
- Questo evento è passato.
Arturo Dazzi 1881-1966, Roma – Carrara – Forte dei Marmi
venerdì 17 Marzo 2017 - domenica 30 Aprile 2017
sede: Centro Arti Plastiche Carrara (Carrara);
cura: Anna Vittoria Laghi.
Dopo la mostra a Roma presso Villa Torlonia, le opere di Arturo Dazzi vengono ora esposte al Centro Arti Plastiche di Carrara, città natale di Arturo Dazzi e sede dell’ Accademia di Belle Arti dove lo stesso artista tenne la cattedra fino al 1966.
La mostra “Arturo Dazzi 1881-1966, Roma – Carrara – Forte dei Marmi”, per l’occasione si arricchisce di una sezione di opere di collezionisti privati della Versilia e di Carrara.
La mostra, curata da Anna Vittoria Laghi, racconta l’artista attraverso i legami privilegiati che Dazzi instaurò e coltivò nell’arco della sua vita con tre città italiane: Carrara, città natale e della formazione, Roma cui l’artista deve popolarità e successo e Forte dei Marmi, il buenretiro dove lo stesso lavorò ad alcune tra le sue più importanti opere monumentali e dove, infine, coltivò la pittura (“La Versilia che mi fece diventare pittore”, aveva scritto Dazzi nell’autopresentazione della Quadriennale Romana del 1935).
Tra le tre città, è proprio Carrara a ospitare la versione più completa della mostra raccogliendo, su volere dell’Assessore Giovanna Bernardini, opere di privati che hanno gentilmente concesso quadri mai esposti al pubblico, per dare vita a una esposizione ancora più rappresentativa di questo importante esponente del ‘900.
Il Centro Arti Plastiche di Carrara, infatti, apre le porte non solo alle circa 60 opere – tra sculture, gessi, dipinti e disegni – già presenti a Roma e provenienti da Carrara, dalle collezioni dell’Accademia di Belle Arti, da quella della Fondazione Cassa di Risparmio e dagli eredi Dazzi, ma anche ad altri 25 quadri concessi esclusivamente per l’occasione da collezionisti privati.
Tra le opere esposte – direttamente dalla Donazione Dazzi di Forte dei Marmi, a cui le stesse sono state donate nel 1987 dalla vedova Dazzi – sono numerosi i pezzi non esposti da decenni che saranno visibili durante la mostra, alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Tra i lavori più noti ci limitiamo a citare l’Adolescente, scultura esposta alla mostra sull’arte italiana a Berna del 1938, il Cavallino, celebre scultura che Dazzi espose nella Biennale di Venezia del 1928 e Curzio Malaparte, oltre a un’antologia di dipinti di grande suggestione, che documentano i diversi soggetti con i quali Dazzi si confrontò: il ritratto, il paesaggio, la natura morta e gli animali.
A ciò si uniscono i lavori preparatori per la Stele Marconi.
L’esposizione, come sottolinea la curatrice, ripercorre le tappe della vita dell’artista attraverso opere e documenti che escono per la prima volta dalle loro sedi.
Disposti e organizzati secondo un percorso cronologico, le sculture, i modelli e i bozzetti in gesso, le lettere, gli articoli, i dipinti e i disegni disvelano con uno sguardo inedito il ‘dietro le quinte’ dell’universo di Dazzi.