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Asako Hishiki e Anita Cerpelloni. Ritmi vitali, suoni e semi

giovedì 26 Settembre 2019 - giovedì 10 Ottobre 2019

Asako Hishiki e Anita Cerpelloni. Ritmi vitali, suoni e semi

sede: Arti 3160 (Venezia).

La Galleria Paraventi Giapponesi- Galleria Nobili aderisce con l’artista giapponese Asako Hishiki al progetto “Tree give us life” ideato dalla paper designer Anita Cerpelloni nella sede del suo atelier veneziano.

Il programma si svolge in tappe successive coinvolgendo artisti di diversa nazionalità accomunati da una rinnovata sensibilità verso il mondo naturale; l’obiettivo di Cerpelloni, che partecipa anche come artista, è destinare un’area circoscritta di territorio alla piantumazione; facendo dell’arte il veicolo di sensibilizzazione principale in tema di riforestazione, l’attenzione è posta sull’albero come simbolo iconico e allo stesso tempo elemento concreto di resistenza, radicamento e recupero di spazio sottratto arbitrariamente dall’ingerenza antropica.

Nel segno di un percorso tracciato in precedenza da artisti come Beuys che nell’82 con un atto rivoluzionario a Documenta vende 7:000 pietre di basalto per finanziare la piantumazione di querce a Kassel e di Salgado che con la moglie dà vita a Istituto Terra per il recupero di 1052 ettari di foresta fluviale a Minas Gerais in Brasile, la riflessione di base fa leva sull’idea di restituzione dello spazio e di conseguenza sulla fruizione di un tempo che torni ad essere quello della naturalità; l’ambiente riscattato dalla finalità economica, da non luogo si riappropria di una identità ritrovata cambiando la fisionomia del territorio grazie a una dimensione più equilibrata tra uomo e ambiente.

Il progetto site specific di Asako Hishiki, Ritmi Vitali, suoni e semi, partecipa a questo ampio programma con una serie di xilografie in colloquio con le opere cartacee dell’artista Anita Cerpelloni, ospite e ideatrice di Tree Give Us Life Project. I temi principali, seme e albero, sono percepiti rispettivamente come elemento naturale originario, metaforicamente fecondo e come componente fondamentale di risanamento e trasformazione. Il panorama di riferimento a cui Hishiki guarda, comprende la musica del compositore giapponese Toru Takemitsue in specifico il brano rein tree, ispirato al racconto di Kenzaburo Oe del 1982. Takemitsutraspone spesso in suoni le suggestioni che sperimenta in natura e in particolare nei giardini giapponesi imprimendo un aspetto immaginifico alle sue opere, . . . nei suoi lavori compaiono vento e uccelli, stelle e pioggia, autunno etc… (Mitsuko Ono, Toru Takemitsu as Cultural Mediator and Organiser in Japan).

Conosciuta per la delicatezza dei suoi interventi xilografici sulla trama della tela grezza, Hishiki fa del mutamento stagionale e quindi del vivere il tempo di natura la cifra principale della sua ricerca.
Lo sviluppo recente del suo pensiero artistico, iniziato in primavera con la residenza promossa da Kamart nell’ambito del Premio Arteam Cup e culminato con la mostra Tonalità Vitali sull’Appennino Tosco Emiliano, si avvalora in questa occasione di ulteriori aspetti.
Hishiki parte dall’osservazione della natura di cui raccoglie e campiona quelli che definisce materiali trasparenti riferendosi agli aspetti intangibili frutto di un’immersione totale in essa; i silenzi, le pause, i rumori sussurrati o forti e sincopati così come le diverse tonalità stagionali, si fanno dapprima sensazioni per poi tradursi in tratti, linee, punti e campiture di diversa intensità; una trasposizione sinestetica che segue ed è traccia tangibile di un armonioso paesaggio interiore.
Sono appunto le emozioni vibranti a essere percepite quali momenti embrionali per la germinazione delle opere.
Come il seme della pianta vigorosa richiede il tempo necessario alla crescita per dispiegare le proprie potenzialità così il tempo della produzione artistica imita quello della natura nella sua gestazione e sviluppo.
Non a caso la riflessione interiore prima e la tecnica di incisione e stampa della matrice lignea poi, riportano l’artista a una dimensione artigianale tutt’altro che istantanea, fatta di rapporti diretti con strumenti e materiali naturali, scandita dal ritmo solitario del lavoro fisico e sancita da una cura paziente.
Analogamente l’osservatore che si trovi nel paesaggio naturale o ricreato dall’artista può intravedere quei semi per farli germogliare nella propria coscienza.

“Il mare esprime l’immenso dispiegarsi, la montagna inghiotte e rigetta, la montagna si piega e si declina. ”
Shitao

La carta si presenta per l’artista come materia grezza da tagliare e piegare, strato di fibre su cui scrivere, incidere e stampare. Da un foglio bidimensionale si possono ricavare forme tridimensionali: versatilità e modularità sono i tratti peculiari che permettono di alternare varietà e ripetizione. La carta fatta a mano da fibre naturali, alcune con semi o cortecce, porta in nuce racconti naturali e linguaggi umani.

Dettagli

Inizio:
giovedì 26 Settembre 2019
Fine:
giovedì 10 Ottobre 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

ARTI 3160
San marco 3160 Salizada Malipiero
Venezia, 30124 Italia
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