
sede: Arte Borgo Gallery (Roma).
cura: Anna Isopo.
Lo spazio espositivo diventa una scatola magica, un universo in cui un corpus di opere realizzate site specific hanno l’intento di generare nel fruitore una dimensione nella quale indagare il complesso concetto della trasformazione.
Concetto elaborato da Barbara Duran attraverso una profonda introspezione di circa due anni, riflessione essenziale per discostarsi completamente dal grande progetto artistico White, giungendo a materializzare una proposta espositiva significativa, sostenuta dalla sua impellente e imprescindibile ricerca espressiva.
Una mostra in cui opere di grande e medio formato accolgono l’osservatore in un percorso espositivo concepito per permettere di indagare la contrapposizione nei processi di cambiamento.
Una sottolineatura forte in cui l’arte di Barbara Duran ĆØ ricerca, espressione e denuncia del presente.
Nel testo critico, lo storico dell’arte Lorenzo Canova sottolinea: “Duran compie dunque questa navigazione in cui il grigio si impreziosisce di brillantezze mutevoli e preziose, di segni che ci accompagnano verso soglie sconosciute che palpitano nella nebbia come un punto di arrivo perennemente rimandato. La pittrice ci guida quindi nella tensione inesauribile di un viaggio in cui il bene e il male si rispecchiano e si stringono nei rivolgimenti di un’unione arcana e necessaria, dove si ĆØ e non si ĆØ nello stesso momento, nel principio e la fine che si toccano e si rinnovano nella circolaritĆ di un tempo altro che si addentra negli enigmi del profondo e dell’origine”.
Inaugurazione
sabato 19 ottobre 2024 ore 17:30
Immagine in evidenza
Barbara Duran – La rabbia antica degli orfani – oro e pigmenti su tela – cm.80×80