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BAW Bolzano Art Weeks 2024
venerdì 27 Settembre 2024 - domenica 6 Ottobre 2024
sede: Varie Sedi (Bolzano).
“All you can see”. Anzi, “all you can feel”. Sono le esperienze e gli incontri la vera ragione d’essere di BAW, Bolzano Art Weeks, che torna dal 27 settembre al 6 ottobre per sconvolgere la quotidianità e instillare i semi di una rivoluzione creativa. I visitatori entrano nei laboratori, prendono parte a un rito collettivo, collaborano alla rigenerazione di una comunità dell’arte espansa e senza confini. Partecipano a pieno titolo a un ecosistema dell’arte orizzontale e rizomatico. Se l’abuso dei social rischia di rinchiuderci in una eco-chamber, una bolla autoreferenziale e illusoria, è il momento di farla esplodere ed esplorare una città che diventa una piazza aperta, scoprendo cosa accade sopra e sotto la superficie.
BAW, come un rizoma sotterraneo dalle radici resilienti e interconnesse, unisce i puntini collocando su un’unica mappa tutte le realtà del territorio. Si insinua e affiora temporaneamente in superficie ovunque per le vie di Bolzano, dando accesso ad esposizioni, dibattiti, performance e aperture straordinarie anche di luoghi normalmente chiusi, come gli studi d’artista. Ignora le gerarchie e si propaga liberamente nel presente, prendendo vita nei luoghi del quotidiano, scuole, edifici dismessi, vivai, piazze e negozi, conquistando i cinque quartieri della città. Scompaiono le gerarchie tra centro e periferia.
Nato da un’idea di Nina Stricker, organizzato da Cooperativa 19 in collaborazione con Südtiroler Künstlerbund e LanaLive-Südtirol Kultur, Bolzano Art Weeks propone una mappa congiunta e un calendario che unisce il complesso sistema artistico locale e guarda curioso oltre i confini della regione. BAW si dichiara orgogliosamente una open platform for all, perché è una realtà aperta tramite open call a tutte le persone e le istituzioni che ne condividono i principi: accoglie candidature per affinità, quindi non su invito o operando una selezione gerarchica.
Il tema
La pietra angolare di questa edizione è il concetto di Wellbeing Welfare Welcome: il benessere in tutte le declinazioni, che vive attraverso la relazione e l’interazione. L’ecosistema culturale contribuisce allo “stare bene”, viene agito – diventa “fare bene” – e si riverbera verso l’esterno, dando il benvenuto a chiunque, in un’ottica inclusiva.
I numeri
La quarta edizione del più grande progetto collettivo artistico dell’Alto Adige torna con numeri che ne descrivono il carattere pervasivo e orizzontale, “totalizzante”: 10 giorni con oltre 40 mostre e oltre 80 eventi per un totale di 120 progetti artistici in più di 50 locations coprodotti da 150 partner, per un festival plurale fatto da molt* che coinvolge realmente tutta la città.
Durante l’estate si è rinnovata anche il bando che ha visto vincitrici di un supporto economico per la realizzazione le cinque proposte artistiche dei BAW24 Winner Elisa Grezzani, Splaces Studio, Agata Torelli, Santiago Torresagasti e Christina Vieira-Barry che in maniera più pertinente e originale hanno saputo interpretare il tema di quest’anno, ovvero il concetto di benessere declinato nel motto Wellbeing Welfare Welcome: “stare bene”, “agire bene” e “dare il benvenuto”, accogliendo in maniera empatica ed inclusiva con progetti cardine dislocati nelle diverse zone della città: il Noi Techpark a Bolzano Sud, Palais Campofranco in Centro, il Parco delle Semirurali a Bolzano Ovest e l’incredibile Bunker H a Bolzano Nord.
Allo stesso concetto è intitolata anche la prima BAW24 Conference Wellbeing Welfare Welcome organizzata da Waag presso la Casa della Pesa il 1° ottobre con gli/le esperti nazionali Flavio Zandonai e Giovanna Brambilla e la moderazione di Martina Melilli, per approfondire e tradurre gli stimoli di questa edizione in progetti di più lungo respiro per l’ecosistema culturale locale.
Completano l’ossatura portante del programma su aspetti particolari del tema i due progetti speciali “Welcome world, bienvenut* tutt*” sull’essere “diversamente uguali” di Kira Kessler in doppia sede espositiva da Laimer GMBH e MM Design a Bolzano Est e “Strapianto” di Giulio Boccardi e Leonardo Panizza per la disseminazione di un futuro meno “ego” e più “eco-centrico” nella giardineria Schullian.
Fra le mostre imperdibili non solo quelle delle grandi istituzioni cittadine come Among The Visible Joins Opere dalla Collezione Enea Righi che inaugura a Museion come Opening Event di BAW24, “Emilio Prini – Typewriter Drawings. Bologna/München/Roma – 1970/1971” presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare, la ampia collettiva Konzept / Concetto Heimat del Südtiroler Künstlerbund negli spazi rinnovati di SKB Artes, “Anna Scalfi Eghenter. The Fluo Swan” da Ar/Ge Kunst e “Diminishing Returns (Excess)” coprodotta da unibz / Studio Image al Foto Forum, ma anche le opere permanenti da rivedere all’Ospedale di Bolzano con speciali visite guidate sul tema della cura e quelle in spazi solo temporanei come la personale installativa e musicale di Patrick Rampelotto al Parkhotel Mondschein e l’opera video “Madonnina Led” di MOC, Mara Oscar Cassiani al Laurin oppure “O, B, A, F, G, K, M – Silvia Hell” a cura di Cut nella Casa Spadafora sotto i Portici.
BAW Bolzano Art Weeks è un evento collettivo nato con l’obiettivo di dare uno spazio, fisico e temporale condiviso e una condensazione esplosiva di energie alla multiforme scena artistica contemporanea altoatesina. BAW si estende in tutta la città di Bolzano (ma non solo), riconoscendo pari dignità al centro e alla cosiddetta periferia.
Come in un rizoma, metafora perfetta ancor più per questa edizione, nel redigere il calendario degli eventi gli/le organizzatori/trici si sono ispirati ad una visione policentrica, che porta valore alle realtà fuori dai percorsi più battuti e dona nuova luce a spazi non abitualmente animati da iniziative artistiche.
Avranno così come sempre un ruolo di primo piano anche luoghi del quotidiano come bar, alberghi, cinema e negozi, ma da quest’anno anche chiese, centri giovanili, ospedali e scuole. Oltre al centro, saranno coinvolti quartieri meno conosciuti ma oggi al centro di numerose riflessioni, come Don Bosco ed Europa Novacella, il distretto creativo di Bolzano Est e il centro produttivo “non solo Stem ma Steam” di Bolzano Sud, le piazze e gli spazi verdi della città, i giardini degli hotel Laurin e Mondschein, le rive dei fiumi Talvera e Isarco. Due saranno le location che debutteranno nella loro inedita o rinnovata funzione di “luoghi d’arte”: il bunker H, un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale di oltre 7.000 mq a Gries che ospiterà due video istallazioni, e il Parco delle Semirurali, cuore verde del quartiere di Don Bosco, che sarà teatro di una performance e del finissage. Nuovamente aperta anche la centralissima Margarete Passage (la Waltherpassage così ribattezzata da BAW un paio d’anni fa intitolandola a un’eroina al femminile) e gli spazi rinnovati della contigua Piazzetta di Palazzo Schgraffer.
Anche nell’edizione 2024, BAW conta la partecipazione di oltre 150 partner fra cui Museion, Fondazione Antonio Dalle Nogare, Ar/Ge Kunst, Facoltà di Design e Arti – Libera Università di Bolzano, VBB-Vereinigte Bühnen Bozen, Lungomare, Filmclub Bolzano, Zelig, Associazione degli Artisti dell’Alto Adige, Centro Trevi e Biblioteca provinciale Claudia Augusta, Bolzanism, spazi privati o temporanei di associazioni come Cut, Lasecondaluna, Ama Art Music Architecture, Arci Bolzano, Amici dell’Arte – Club Rodigino e Club Arcimboldo o singoli/e cittadini/e come Casa Spadafora e Rosmini 77, studi d’artista come gli spazi al Macello e Ru.17 aperti al pubblico solo in occasione di BAW.
Informazioni
bolzanoartweeks.com
Immagine in evidenza
BAW24 Winner – Elisa Grezzani, Spazio Zero – Palazzo Zambeccari Galleria Stefano Forni – photo Elisa Grezzani