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Carlo Carli. Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha
venerdì 15 Luglio 2022 - lunedì 15 Agosto 2022
sede: Parco Nazionale della Pace – Fabbrica dei Diritti (Stazzema, Lucca).
Monumento ossario di Sant’Anna di Stazzema fa da sfondo alla fucilazione dei patrioti spagnoli del 1808, e all’immagine della distruzione della guerra in Ucraina, rappresentata dallo sguardo smarrito di un cane che veglia il padrone morto. Il colore rosso – rosso sangue – domina invece la scena. È il quadro “Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha”, uno dei 23 dipinti realizzati dall’artista versiliese Carlo Carli e che compongono la mostra “Da Sant’Anna di Stazzema a Bucha. L’umanità attraversa le intemperie”.
Uno sguardo attento ai fatti di cronaca attualissimi ma anche un grido “munchiano” di disperazione e ribellione sia alla guerra, come nel trittico dedicato al conflitto fratricida in Ucraina, che ad altri gravi problemi (le intemperie) che affliggono il mondo come la pandemia o la siccità.
Si tratta di 23 dipinti di cui 17 opere realizzate su tela, con una tecnica mista che comprende il digitale, la grafica, pastelli a cera, e 6 disegni creati con grafica e pastelli. È un’arte che diventa mezzo politico e pedagogico contro i regimi, quella che Carli esprime in questa esposizione. Un impegno civile teso a sensibilizzare le coscienze con l’immediatezza del messaggio che provocano le sue opere. Coinvolgente è la visione d’insieme grazie all’uso della fotografia digitale, la grafica ed il successivo intervento pittorico.
Come spiega lo storico dell’arte Alessandro Romanini, “nei dipinti l’artista crea una sapiente dialettica fra immagini di cronaca prelevate dai reportage di guerre con immagini di dipinti famosi”. Emergono infatti spaccati e parallelismi con “La strage degli innocenti” di Guido Reni, la “Flagellazione di Cristo” di Caravaggio, e l’artista versiliese sceglie di inserire anche un frammento dell’opera di Francisco Goya “3 maggio 1808”, e altri lavori di Paul Gauguin, Giovanni Segantini e Tiziano Vecellio. Mentre al centro della scena, con immagini forti ed emotive, ci sono cittadini che fuggono, sfollati dalle proprie case dagli invasori, e i bombardamenti delle cittadine ucraine come nelle opere “Mariupol” e “Ucraina: un’innocenza colpita” che fanno parte del trittico sulla guerra. E ancora altre immagini di sofferenza provocate da crisi pandemiche e crisi climatiche, con il tema dell’acqua, di altre risorse primarie per la vita, e della salute.
Inaugurazione
venerdì 15 luglio alle ore 18