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Carly Mark, Daniela Lalita. Vanquished by the fickle goddess

venerdì 23 Febbraio 2018 - domenica 25 Marzo 2018

Carly Mark, Daniela Lalita. Vanquished by the fickle goddess

sede: Spazio Ridotto (Venezia).
cura: Antonia Marsh.

Carly Mark e Daniela Lalita approdano a Venezia per presentare il loro ultimo lavoro “Vanquished by the fickle goddess / Vinti dalla dea capricciosa” curato da Antonia Marsh. Ancora una volta, la galleria gestita dall’organizzazione culturale Zuecca Project accoglie opere di Video Art, confermando il suo ruolo d’istituzione in prima linea per far conoscere l’arte internazionale legata all’espressione digitale al pubblico cosmopolita che transita per Venezia. La mostra si presta come un’occasione unica per sperimentare le ultime tendenze nel panorama mondiale delle arti visive.

Carly Mark, Daniela Lalita inaugureranno la mostra con una performance in cui lo spettatore sarà coinvolto in una riflessione sulla ricerca del proprio io. “Vanquished by the fickle goddess” si presenta, infatti, come una ricerca sull’io più profondo e le maschere con cui lo celiamo ogni giorno. La mostra indaga due temi fondamentali: il rapporto con la madre e il ruolo della persona nella dimensione virtuale dei social media e di internet. Una riflessione più che attuale in cui lo spettatore è catapultato senza volerlo.

A differenza di altri artisti che indagano gli stessi temi, Mark e Lalita sono esse stesse protagoniste dei loro lavori attraverso performances. In mostra sarà possibile visionare video, fotografie e rappresentazioni di varie performances.
Le artiste partono da un’idea dello psichiatra e psicanalista svizzero Carl Jung, il quale riflette su come ci mostriamo al mondo tramite maschere, nascondendo il nostro vero io. In Madre: A Disruptive Environment, performance eseguita a New York lo scorso anno, Lalita riveste nove attori con costumi scultorei e ne trasforma il volto in maschere grottesche, facendogli fare una serie di azioni ripetitive. Insieme, questi personaggi indagano gli archetipi legati al ruolo di madre, e alle tante maschere che assumiamo ogni giorno per rivestire i ruoli assegnatici dalle convenzioni. Lalita invita l’osservatore a entrare in un altro mondo, una realtà alternativa simile alla nostra, in cui i personaggi diventano estremizzazioni di noi stessi.

D’altra parte Mark lavora con personaggi antropomorfi che permettono all’artista di esplorare la natura umana. Grottescamente folli e irreali, i personaggi sviluppati da Mark mettono lo spettatore in una situazione di disagio, scaturita dall’essere posti di fronte a personaggi bizzarri ma, nonostante questo, riconoscibili come esagerazioni del nostro vero io. Viene da chiedersi che realtà questi personaggi abitino veramente e cosa si celi dietro le loro maschere.

La mostra s’interroga dove sia la nostra autenticità in una contemporaneità in cui internet ci propone sfaccettate maschere e ruoli. Insieme, queste due artiste mostrano i modi in cui l’uomo, sebbene a disagio, si relaziona con il più grottesco e depravato essere. In questo modo, le opere esposte nella mostra indagano gli archetipi comportamentali che la realtà fisica e virtuale ci impongono.

Carly Mark: nata nel 1988 a Detroit, Michigan, è un’artista contemporanea e scrittrice. Lavora utilizzando diversi media, tra cui scultura, pittura e video. E’ rinomata per la creazione di opere legate al food packaging, in particolare per i lavori che riproducono gli orsetti gommosi della Haribo. Ha esposto le sue opere in tutto il mondo, tra cui Shanghai Biennale in 2013, Frieze Art Fair nel 2014, the Museum of Modern Art in NYC, Montreal’s Division Gallery nel 2015, Frieze New York and The Armory Show nel 2016. La sua prima mostra personale è stata presentata nel 2016 alla Breeder Gallery di Atene. Nel 2017 ha esibito i suoi lavori presso la Golborne Gallery di London, Green Gallery a Milwaukee, Wisconsin and at Dio Horia a Mykonos. Vive e lavora a New York.

Antonia Marsh: nata nel 1988 a Londra, è una curatrice britannica il cui lavoro si concentra su opere di giovani artisti emergenti. Dopo la laurea in storia dell’arte all’Università di Bristol, ha completato il master in Curatorial Practice al California College of the Arts in San Francisco. Da quel momento ha organizzato oltre trenta mostre come independent curator a Londra, New York, San Francisco, Copenhagen, Mumbai e Tokyo. Ha fondato il programma di residenze per artiste donne “Girls Only”, in cui lavora dal 2014. Al momento gestisce il project space Soft Opening nel cuore di Londra, e sta lavorando a un secondo programma di residenze d’artista. Lavora e vive a Londra.

Dettagli

Inizio:
venerdì 23 Febbraio 2018
Fine:
domenica 25 Marzo 2018
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

SPAZIO RIDOTTO
Calle del Ridotto 1388
Venezia, 30124 Italia
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