Cen Long. Invisible passages – A connection between that which is and that which has always been

sede: Palazzo Contarini del Bovolo (Venezia).
cura: Metra Lin.

Le Città Invisibili, di Italo Calvino, e un fenomenale pezzo di letteratura.
La verosimiglianza degli elementi che formano ogni citta, i suoni, i profumi, o le storie, immediatamente fanno del lettore un compagno di viaggio nelle citta fantastiche di Calvino.

Gli strati del linguaggio sommergono il lettore sotto il peso e la realta dei tempi del luogo, tuttavia nell istante successivo, lementi di surrealismo creano uno spazio libero dove l’immaginazione del lettore possa espandere la sua interpretazione dell’opera.
L’arte di Cen Long ha trasmesso un senso di meraviglia e stupore simile a quello che ha trasmesso la letteratura di Calvino.
Mentre il primo maneggia immagini visive e l’altro il linguaggio, il fatto che la loro arte delimiti la realta ed il fantastico in una modalita liminale e il motivo per cui gli spettatori sono fortemente inclini ad incorporare le loro esperienze quando con- siderano l’arte di Cen e di Calvino.

I personaggi che Cen sceglie di ritrarre con dettagli realistici, proprio come nei luoghi de Le Citta invisibili, non rappresentano persone vere e proprie, cioe, gente reale nel senso stretto del termine. I personaggi di Cen sono modelli astratti di tratti e caratteristiche uma- ne messi assieme per lo spettatore a ricordo, per richiamare alle loro menti quelli che ave- vano conosciuto, quelli che erano soliti conoscere, e quei innumerevoli volti che uno scor- re tra quelli che sembrano familiari.

La prima impressione che si ha contemplando l’arte di Cen riguarda i frammenti degli elementi umani che Cen ha disegnato e ritratto e che sono resi completi attraverso il nostro mettere in relazione queste impressioni con le nostre vite e le nostre esperienze.
Le definizioni dei personaggi di Cen derivano dalle deduzioni che ciascuno di noi fa ogni giorno che infine compongono la nostra idea astratta di umanita.

In questa mostra, i quadri ad olio di Cen Long sono mostrati in tandem con reliquie del quindicesimo e sedicesimo secolo, inclusi due sculture policrome in legno della Vergine Maria, una con il Bambino ed una con cherubini alati, una scultura policroma in legno di San Girolamo, un ritratto del Santo in meditazione, ed il prezioso e impareggiabile capolavoro del grande maestro del Rinascimento, Il Paradiso di Tintoretto (1518-1594), tutti forniti dalla Fondazione Venezia Servizi alla Persona. La padronanza di Tintoretto della tela di dimensioni fenomenali oltre alla intricata composizione ed ai colori mistriosi con i quali e stata resa la vivace folla celeste e davvero impressionante. Cen Long, toccato dall ampiezza de Il Paradiso e dall’austero fascino delle statue religiose, fu ispirato ad esprimere la sua risonanza con queste opere attraverso i suoi dipinti.

E’ questo sentimento che collega il quattordicesimo secolo all epoca moderna, cioe, la ri- corrente e costante resurrezione dello spirito della purezza e della grazia. Cen ritiene che nonostante il passare del tempo, della gente e degli eventi, l’Umanita sia definita dalla perenne ricerca della verita, della bellezza e della virtu. The Invisible Cities (- sibili ci mostrano una sequenza di citta effimere e fantastiche, mentre Cen Long dipinge i passaggi invisibili che ondeggiano nelle correnti della cultura, che conducono a luoghi viscerali che sono vicini al cielo divino, posti invisibili la cui presenza puo ancora essere tangibilmente sentita. Attraverso questi passaggi, si realizzano connessioni tra l’amore di- vino e l’amore umano, Il Cielo sopra ed il mondo umano sotto. ntrambi nati il ottobre, Cen e Calvino hanno rappresentato passaggi invisibili e citta invisibili che rivelano allo spettatore un barlume del miracoloso che sta al di la. I capolavori sono precisamente opere d arte che resistono al passare del tempo, attraverso il quale emergono vincenti ed eterna- mente rilevanti a prescindere dalla rapidita dei cambiamenti storici.
Metra Lin