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Chagall. Sogno d’amore
venerdì 15 Febbraio 2019 - domenica 30 Giugno 2019
sede: Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta (Napoli).
cura: Dolores Durán Úcar.
Tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli, arriva il mondo elegante e utopistico di Marc Chagall con oltre 150 opere in un percorso espositivo diviso in 4 sezioni e curata da Dolores Durán Úcar.
La mostra “Chagall. Sogno d’amore” racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista; le opere nelle quali coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione e guerra; un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista.
Opere che riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno, lo stesso mondo che Chagall raffigura nei suoi libri di incisioni.
Mostra prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Lo stile di Marc Chagall
Chagall nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura ebraica. Negli anni sessanta e settanta, si occupò di progetti su larga scala che coinvolgevano aree pubbliche e importanti edifici religiosi e civili. Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell’arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani.
I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia, anche se spesso preferì tralasciare i periodi più difficili. Riuscì a comunicare felicità e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti. Il mondo di Chagall era colorato, come se fosse visto attraverso la vetrata di una chiesa. Marc Chagall si è occupato anche di Mail art (vedi il volume Il recupero della memoria del milanese Eraldo Di Vita).
Durante il suo primo soggiorno a Parigi rimane colpito dalle ricerche sul colore dei Fauves e da quelle di Robert Delaunay (definito il meno cubista dei cubisti). Il suo mondo poetico si nutre di una fantasia che richiama all’ingenuità infantile e alla fiaba, sempre profondamente radicata nella tradizione russa. La semplicità delle forme di Marc lo collega al primitivismo della pittura russa del primo Novecento e lo affianca alle esperienze di Natal’ja Sergeevna Gončarova e di Michail Fedorovič Larionov. Con il tempo il colore di Chagall supera i contorni dei corpi espandendosi sulla tela. In tal modo i dipinti si compongono di macchie o fasce di colore, sul genere di altri artisti degli anni Cinquanta appartenenti alla corrente del Tachisme (da tache, macchia). Il colore diventa così elemento libero e indipendente dalla forma.
Marc Chagall. (16 dicembre 2018). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 23 dicembre 2018, 08:59 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Marc_Chagall&oldid=101578764.