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Chiara Dynys. Private atlas: “La disseminazione della memoria”
mercoledì 15 Gennaio 2025 - martedì 11 Febbraio 2025

sede: Building Box (Milano).
cura: Alessandro Castiglioni.
Private Atlas, di Chiara Dynys, è un progetto espositivo dal taglio antologico, articolato in dodici episodi, a cura di Alessandro Castiglioni.
Per la prima volta Buildingbox dedica una mostra monografica della durata di un anno a un’unica artista, Chiara Dynys – rappresentata da Building – proponendo dodici diversi allestimenti pensati appositamente per lo spazio espositivo che si affaccia su via Monte di Pietà 23, Milano.
Private Atlas è una mostra personale diffusa nel tempo, un progetto sperimentale che ripercorre i trentacinque anni di ricerca e attività dell’artista.
Il progetto espositivo rappresenta un viaggio composto da una serie di appuntamenti che svelano e pongono l’attenzione su alcuni aspetti poetici dell’opera dell’artista, attraversando la sua biografia, le sue ossessioni e la sua ricerca.
Come osserva il curatore Alessandro Castiglioni, la mostra si presenta come: “una geografia storica, ma anche emotiva dell’opera di Chiara Dynys”.
Il progetto espositivo, concepito come un atlante privato, si articola in tre macro-capitoli intitolati La disseminazione della memoria, Attraversamenti e Viaggio in Italia, che presentano a cadenza mensile, opere storiche e nuove produzioni dell’artista con allestimenti site-specific pensati appositamente per lo spazio di Buildingbox.
Capitolo I – La disseminazione della memoria
15 gennaio – 11 febbraio 2025
Chiara Dynys
Senza Titolo
1991-1992
tela intelaiata, marmo, gesso, 17 elementi di dimensioni variabili
L’incipit di La disseminazione della memoria – primo capitolo del progetto Private Atlas – è dedicato ad un lavoro storico di grande importanza di Chiara Dynys: Senza Titolo (1991-1992), realizzato per il Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne. Una serie di sculture, piccoli luoghi bianchi, piccole stanze o monadi, antiche feritoie in cui lo sguardo si perde, occupano ritmicamente le pareti dello spazio in cui sono allestite. Una geografia immaginaria, un piccolo atlante di mondi percorribili solo attraverso la fantasia.
Si somma a questa dimensione una specifica dialettica tra unità e differenza che caratterizza l’opera poiché la diffusa percezione di un bianco uniforme nasconde e rivela una questione essenziale. Il materiale di ciascun elemento è diverso: vi sono marmi, gesso e tele. Allo sguardo identiche, nella sostanza differenti.
Immagine in evidenza
Installation view, Private Atlas, Chiara Dynys, Capitolo I – La disseminazione della memoria, 1/4. “Senza Titolo” (1991-1992), Buildingbox, Milano, foto di Simone Panzeri, Courtesy Building, Milano