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Christo e Jeanne-Claude – Opere inedite
giovedì 7 Settembre 2023 - lunedì 2 Ottobre 2023
sede: Visionary Art Gallery (Milano).
Una serie di opere inedite di Christo (Gabrovo, 13 giugno 1935 – New York, 31 maggio 2020) e di sua moglie Jeanne-Claude Denat (Casablanca, 13 giugno 1935 – New York, 18 novembre 2009), due artisti fra i maggiori rappresentanti della Land Art, saranno esposte presso la Visionary Art Gallery di Riccardo Paolo Sarati.
La mostra presenta fotografie inedite, progetti grafici e libri originali dell’epoca di Christo e Jeanne-Claude Denat, due artisti realizzatori di opere su grande scala in grandi spazi rurali, zone di campagna, mari e laghi.
La coppia inizia a collaborare artisticamente nel 1962 con la realizzazione delle prime opere ambientali temporanee all’aperto; l’impacchettare oggetti come bottiglie, lattine, sedie, automobili, carrelli, diventa la riconoscibilità artistica dell’operato dei due artisti: nascondere gli oggetti comuni avvolgendoli completamente è il loro marchio artistico riconoscibile in qualsiasi parte del mondo; le loro imponenti installazioni riguardano edifici, monumenti, paesaggi in Italia, Svizzera, Germania, Giappone, Stati Uniti, Francia, Regno Uniti.
La vita di Christo e di Jeanne-Claude Denat è stata vissuta interamente per l’arte, un sodalizio colmo di amore e di lavoro, il loro percorso artistico di coppia è una rarità nel panorama internazionale artistico contemporaneo.
Le opere esposte
“Wrapped Reichstag Project for Berlin” a Berlino, Germania (1985): un pezzo unico molto importante – un disegno firmato e datato “Christo 1980” realizzato con tecnica mista (pastelli colorati, carboncino, fili, tessuto, mappa e collage) su cartoncino applicato su cartone (71×56 cm) – di un progetto originale proveniente da una collezione privata, oltre a fotografie ed opere grafiche; nell’opera il palazzo di Reichstag viene impacchettato con un tessuto argentato che ne evidenzia la maestosità e le imponenti proporzioni nel 1995 per due settimane; un’altra opera temporanea che sfida così il concetto di opera immortale, eterna.
“Surrounded Islands”, Miami, Stati Uniti (1980-1983): “Le isole circondate” è un’opera d’arte ambientale del 1983 in cui gli artisti Christo e Jeanne-Claude circondano un arcipelago di isole a Miami con un tessuto fluttuante di polipropilene fuxia; un progetto imponente dedicato allo spazio aperto, alla natura e all’ambiente naturale, un’impresa piena di poesia ed eleganza, garbo e finezza, tra le più celebri opere del duo artistico. L’installazione si armonizza con il resto del paesaggio e nonostante la sua breve durata ha avuto un notevole impatto sulla storia culturale della città, anticipando l’ascesa di Miami a centro artistico internazionale. “Da questo momento il rosa di Miami non significa più solamente fenicotteri, tramonti e alberghi in stile Art Decò, ora vuol dire Christo”.
“The Umbrellas”, Ibaraki, Giappone e California, Stati uniti (1984-1991); è un’opera d’arte ambientale temporanea del 1991 in cui i due artisti hanno eretto strutture di ombrelli gialli e blu rispettivamente in California e Giappone (1340 ombrelli blu in Giappone e 1760 ombrelli gialli negli Stati Uniti).
Il progetto da 3100 ombrelli prese vita nel 1991, è costato 26 milioni di dollari ed ha attirato complessivamente tre milioni di visitatori; gli ombrelli, singoli elementi indipendenti e dinamici si sono adattati in ciascuna vallata alla morfologia specifica del territorio, creando uno spazio interno accogliente; sono stati apprezzati e visti dal pubblico che ha potuto ammirarli per 18 giorni da lontano, in automobile, oppure da vicino, fiancheggiandoli a bordo strada o passeggiando sotto le loro ombre. In seguito gli ombrelli sono stati smontati e il territorio riportato al suo stato originale. Gli artisti non hanno accettato alcuna forma di sponsorizzazione.
Un’altra opera in mostra è “The Pont Neuf Wrapped”, Parigi, Francia (1985). Impacchettare monumenti e luoghi storici permette all’autore di cambiare e mutare ambienti e fabbricazioni: spesso sono irriconoscibili e per questo attraggono lo sguardo dello spettatore che ne rimane ammaliato. L’oggetto così nascosto viene percepito da chi lo osserva come qualcosa di diverso, di nuovo, come se fosse mostrato per la prima volta. Il ponte più vecchio di Parigi, il Pont Neuf, diventa il focus del progetto completamente autofinanziato da Christo e Jeanne-Claude; il ponte verrà avvolto con una copertura simile ad un enorme telo d’oro di stoffa e spacchettato dopo quattordici giorni.
Sarà presente anche l’opera “The Gates”, New York, Stati Uniti (2004-2005). Nel 2005 il Central Park di New York è stato rivestito da un percorso di 30 km costruito con 7503 portici alti cinque metri e disposti a quattro metri di distanza fra loro; l’opera è rimasta installata per sedici giorni e chi l’ha vissuta ricorda come l’installazione trasmettesse la sensazione visiva ed emotiva di poter camminare sotto un soffitto dorato. The gates allude alla tradizione delle porte torii giapponesi costruite all’ingresso dei santuari shintoisti.
“The Floating Piers”, Lago d’Iseo, Italia (2016) : una passerella di 4, 5 km sul Lago d’Iseo realizzata da una rete di pontili galleggianti aperti al pubblico, di tessuto giallo cangiante che ha permesso agli spettatori di “camminare sulle acque” del lago. La “passerella galleggiante” è stata poi completamente rimossa senza lasciare traccia del suo passaggio; “è un’opera tra terra, lago e società, che cambia la percezione del paesaggio”.
L’ultima opera in esposizione è “L’arc de Triomphe, Wrapped”, Parigi, Francia (2021). L’arco di Trionfo, uno dei monumenti più importanti della capitale francese è stato avvolto da un tessuto blu-argento e corda per due settimane nel 2021; come per tutti i progetti a firma della coppia di artisti i materiali utilizzati per l’impacchettamento sono stati riutilizzati per altri progetti e riciclati. È stato il primo lavoro realizzato dopo la morte della moglie Jeanne-Claude avvenuta nel 2009, le difficoltà dovute alle restrizioni per il COVID-19 e la morte di Christo nel 2020 hanno rallentato la sua realizzazione; una scenografia dove il panneggio fluttua tra le forme architettoniche creando una scenografia a cielo aperto.
Il fotografo Mauro Guglielminotti è l’autore delle opere fotografiche “The Gate” e “L’arc de Triomphe”; le altre fotografie provengono da una collezione privata.
Immagine in evidenza
Christo e Jeanne-Claude – L’Arc de Triomphe, courtesy Mauro Guglielminotti. (part.)