altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento

- Questo evento è passato.
Claudio Mainardi. Sulle mie spalle – Fotografie sul set del film di Antonello Belluco
giovedì 27 Agosto 2020 - giovedì 8 Ottobre 2020

sede: Basilica di S. Antonio – Sala Studio Teologico (Padova).
cura: Luisa Bondoni.
Il fotografo di scena è un reporter invisibile, che si muove sul set con grande leggerezza e sensibilità.
Il suo obbiettivo è quello di fissare un attimo che non si ripeterà più, andando alle radici più profonde del senso di fotografia stessa, permettendo di poter ricostruire gli allestimenti e i passaggi di cui altrimenti non avremmo traccia.
Ed è da questi momenti sulla scena, trasformati in poesia ed atmosfere uniche ed intime, che nasce “On my shoulders – Sulle mie spalle”, mostra del fotografo Claudio Mainardi che raccoglie oltre sessanta scatti realizzati sul set del film omonimo che il regista Antonello Belluco, dopo “Antonio guerriero di Dio”, ha voluto dedicare un film ad un altro Santo: padre Leopoldo Mandic.
“Il back-stage durante la lavorazione del film è stato per me come un viaggio attraverso una storia, un mondo che sta davanti e dietro la macchina da presa e l’imprevisto – racconta Claudio Mainardi – Durante questa mia esperienza ho capito che chi svolge questo mestiere deve essere insieme onnipresente e invisibile sentendosi ripetere continuamente “spòstati”. A me interessano le persone, che sono i veri attori protagonisti, cerco di cogliere quell’attimo magico che fugge davanti ai miei occhi, cerco di cogliere la poesia che sta in ogni cosa e ho scelto il bianco e nero per la sua purezza. La Fotografia in bianco e nero è pura magia ed è misteriosa. La sua potenza sta nell’astrazione della realtà, non c’è colore, non ci sono distrazioni, ma solo neri e grigi che in una rielaborazione magica trascendono il visivo”.
“Conosco e stimo Claudio Mainardi dagli anni Ottanta. – racconta il regista Antonello Belluco – Così, prima di iniziare le riprese, in questa datata amicizia, gli parlai del mio film che sarei andato a girare di lì a poco. Non ci siamo chiesti nulla. Questa raccolta fotografica è un modo per ripercorrere quei momenti di lavoro, di incontro, di attesa, di sofferenza, di scontro, di speranza, attimi che solo chi li ha vissuti sulla propria pelle possono essere realmente riconosciuti ma che, comunque, vogliono anche essere regalati a tutti come testimonianza di attimi unici e indimenticabili”.
“Sono fotografie che raccontano l’intera storia di una pellicola, dalla sua nascita al suo sviluppo nel tempo, fino a tradursi in opera unica ed indipendente. – scrive Luisa Bondoni, storica e critica della fotografia e curatrice della mostra, nell’introduzione al catalogo – Mainardi persegue uno stile personale carico di emozioni e di eleganza: il suo bianco e nero evoca alcune pellicole neorealiste italiane, con i suoi tagli, i ritratti intensi e veri, le inquadrature perfette che rappresentano già di per sé delle piccole storie. In questo modo ci permette di scoprire i retroscena della creazione artistica, il lavoro di squadra e la direzione del regista, ci permette di soffermarsi su alcuni dettagli degli allestimenti, sogniamo attraverso le ricostruzioni d’epoca di scene, trucchi ed abiti”.