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Climax. Installazione di Stefano Frascarelli
giovedì 1 Novembre 2018 - domenica 6 Gennaio 2019
sede: Fonte di San Nicolò (Assisi).
cura: Minigallery.
Clìmax, l’installazione di arte contemporanea di Stefano Frascarelli dialoga con l’architettura autentica del luogo e con l’elemento vitale che lo contraddistingue, l’acqua.
Il manufatto artistico – smalto su plexiglass retroilluminato, anno 2018 – ne assorbe le virtù cromatiche nonché simboliche, e sperimenta il tentativo di convogliarle in un fascio verticale di colore e luce che percorre in crescendo i circa tre metri di altezza dell’arcata sovrastante la Fonte, per sublimare con la sua linea sfuggente in un Clìmax.
L’installazione propone un esperimento di armonia tra Nature e Culture, in cui l’elemento naturale si fonde con la materia artistica.
Clìmax è accompagnata da un testo introduttivo di Roberta Tedeschi: “L’artista con le dita imprime la sua vitalità nell’opera tangibile che ne rimane straordinariamente carica e messaggera.
L’essere umano desidera creare bellezza partecipando al fulgore cosmico del suo creatore. Ed il corpo diventa il tempio di questa forza creativa celata che attende solo di trovar luce.
Ronde di particelle energetiche passano attraverso la mano come linfa vitale, impregnando gli smalti e la superficie.
L’opera densa di significazione umana, si immerge nella fonte e la influenza.
Corpuscoli d’acqua e di materia sposano armonicamente in una sinfonia vibratoria elettromagnetica.
Complementari si fondono con sincretismo artistico.Nessun elemento è tiranno né si sovrappone all’altro, bensì ognuno sgretola i propri confini.
La Natura accoglie l’umano e l’Uomo si scopre all’interno di essa ricompreso. L’artista si dissolve, l’acqua si arricchisce. Immergersi per riconciliarsi. Nature e Culture.
L’elemento corpo, del gesto umano dell’artista e della sua traccia storica è Cultura. L’elemento acqua della fonte è Natura.
L’acqua ormai depositaria di una nuova frequenza viva ed antropica, diviene carica propulsiva che evapora e giunge a riempire il cielo.
L’opera genera un Clìmax energetico ascendente ma reversibile e non trascendente. Il cielo in Assisi, infatti, è frastagliato da cotante onde marine da poter essere capovolto a testa in giù in un limpido rovescio e riaccolto in acqua immaginificamente senza artifizi.
Il messaggio dell’opera di Frascarelli è singolare ed al contempo universale.
Lo spettatore viandante può proiettare inconsciamente sé stesso nell’opera, attraverso il semplice sguardo ne fa esperienza e partecipa alla fusione. La riconciliazione lo conduce così alla beatitudine”.