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Convegno: Frameless / Senza cornice. L’opera d’arte tra supporto, contesto e città
lunedì 13 Marzo 2017 - martedì 14 Marzo 2017
sede: Sala Conferenze MAMbo (Bologna);
cura: Claudio Musso e Fabiola Naldi.
Lunedì 13 marzo e martedì 14 marzo 2017 la Sala Conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, ospita il convegno internazionale dal titolo “Frameless / Senza cornice”.
L’appuntamento, curato da Claudio Musso e Fabiola Naldi, si inscrive all’interno di un percorso di ricerca intrapreso con il progetto Frontier – coordinato e sostenuto dal Comune di Bologna con il patrocinio e il sostegno della Regione Emilia Romagna – che ha visto dal 2013 la realizzazione di convegni, giornate di studio, incontri con protagonisti e studiosi dell’arte nello spazio urbano, tra cui ad esempio konFrontiert, tenutosi proprio al MAMbo nel 2013. L’evento è parte di Nofrontier, etichetta che raduna le attività operative e di approfondimento previste per il 2016-2017.
Il convegno parte dall’attuale urgenza pratica e teorica di riflettere sull’evoluzione dell’idea di cornice sia come supporto dell’opera d’arte sia come espansione simbolica, nell’accezione di superficie, contesto, ambiente, limite e superamento dello stesso. La cultura visiva interroga di continuo il concetto di rappresentazione, il suo inquadramento in una finestra, e la sua inevitabile fuga dai confini. Da sempre l’arte ha sperimentato varie possibilità di uscita e rientro nell’idea di cornice (fisica, concettuale o metaforica) e oggi questa condizione estetica è sempre più diffusa nella piattaforma tecnologica contemporanea: una continua alternanza tra la presenza e l’assenza di un (ri)quadro. L’arte nello spazio urbano può definirsi come pertinente oggetto d’indagine anche per la possibilità di integrare nel dibattito la differenza tra produzioni spontanee e creazioni commissionate da enti e istituzioni. Come cambia l’idea di cornice in base allo spazio in cui l’opera d’arte si inscrive? Quali sono le implicazioni interpretative nel caso in cui essa venga progettata per un luogo preciso o che vi sia collocata per ragioni altre?
Gli interventi dei relatori invitati guideranno la riflessione presentando casi studio che possano evidenziare le contraddizioni della relazione tra opera e pubblico, del rapporto tra interno ed esterno dell’opera, oltre le frontiere della sua cornice intesa come spazio vissuto e relazionale. Docenti e ricercatori di ambiti diversi, dalla geografia alla semiotica, dall’antropologia alla critica d’arte, si confronteranno attraverso una discussione aperta che interroghi le singole metodologie a partire dagli esempi presentati.
I lavori si aprono lunedì 13 marzo alle 14:00 e proseguono fino alle 18:00 per riprendere martedì 14 marzo dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.