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Davanti al naso – Mostra collettiva
giovedì 19 Novembre 2020 - giovedì 3 Dicembre 2020
sede: Centro Culturale Zerouno (Barletta).
cura: Anna Soricaro.
Un film che entusiasma i bambini e trasmette lezioni di vita davvero preziose.
Nella pellicola prescelta quale motivo ispiratore di questo evento c’è tutto quello che aiuta a vivere nel rispetto per gli altri, dal coraggio dell’avventura alla bellezza per la natura, dalla capacità di accogliere la vita con semplicità alla libertà, ma soprattutto in questo film c’è la Magia.
La vita e l’arte sono piene di magia, l’arte, soprattutto, è maestra di incantesimi e ci offre lezioni continue di apertura e fiducia perché ogni lavoro sa essere alchimico e irripetibile.
In questa esposizione dedicata interamente alla concettualità artistica tre grandi esponenti contemporanei si sono espressi con grazia e determinazione identificando un percorso alterativo, raffinato e ricolmo di opere istintive e lavori certosini, toni intensi e pacati insieme.
Pietro Cinti, Gabriella Teresi e Roberto Urbani sono i protagonisti di un viaggio magico in cui viene ampiamente dimostrato come sia necessario andare oltre ciò che si vede per intendere e scoprire. Abbiamo tutti, spesso, davanti al naso, opere d’arte contemporanee, a molti è concesso di andare oltre i colori e le pennellate, pochi riescono: questo è il momento giusto per approfondire e cogliere chi davvero sa fare la differenza nell’arte contemporanea.
L’arte di Roberto Urbani gode della libertà di esprimersi, grazie, anche, alla musica, ai suoni, alla natura che lo ispirano. La pittura è una misurazione con se stesso, è come una sfida in continua evoluzione, alla ricerca di una personale perfezione. Spinto da una forte passione che lo porta ad una evoluzione continua, attraverso sistemazioni, ritocchi e ricerca di perfezione l’artista dipinge con piccole pennellate che sono come la mano di una ricamatrice di tombolo, esperta tra lentezza e rapidità. Pazienza, attenzione, rigore, amore e cura accompagnano una mano sapiente che crea non opere d’arte, ma piccoli capolavori. A completare la resa finale ci sono i toni che riescono, con il loro degradare, a inquadrare la riuscita certosina. L’arte è filosofia per Urbani che lo riporta all’infanzia, tutto è naturale, senza limiti e confini e questo è evidente in quelle linee sottili che con grazia compongono tutte le opere. Con i toni a volte imita la natura, altre volte porta avanti l’istinto evitando di pensare ed è cosi che in un binomio passionale per la natura e per ciò che l’animo detta, vengono fuori striature come piume di una sorprendente grandezza ed eccellenza o bolle d‘acqua la cui delicatezza si percepisce al primo lontano sguardo. In realtà le opere di Urbani non si possono descrivere né spiegare, vanno solo osservate in un rigoroso silenzio mentale.
Pietro Cinti ha avviato la sua ricerca artistica partendo da Morandi e, distaccandosene grandemente, ha identificato uno stile personale intriso di cromie ben studiate e personificando un tratto che lo distingue dal qualunquismo. L’arte istintiva gli consente di lasciare e prendere un’opera più volte, ogni lavoro è frutto di diversi interventi, a volte radicali. I colori si alternano tra chiari e scuri, a volte la pece si oppone al candido bianco. Dipingendo solo per sé, senza dover piacere al pubblico, Cinti si lascia andare sul supporto dettato dalla passione cercando un equilibrio che gli consente soluzioni raffinate e distintive. Essendo istintiva l’espressione artistica che caratterizza l’artista, diventa inevitabile che il colore sia il protagonista di opere sempre differenti in cui campiture e losanghe affidano un’inquadratura sempre perfetta alla rea finale. Tutta l’arte di Cinti si basa su pochi elementi come l’automatismo del gesto, lo sfruttamento delle trasparenze e la vibrazione dei colori identificando soluzioni grandiose.
Gabriella Teresi si cimenta in una interpretazione nucleare della materia attraverso universi sconosciuti e mondi mai indagati. Dipinge dall’infanzia perché l’attrazione per la pittura è insita in lei come radici di un albero. Il colore è l’elemento distintivo di un’arte in cui la materia è coprotagonista, ma mai invadente e sovrastante. L’artista non avrà mai abbastanza della sua arte, questo è evidente dai toni, da quell‘intensità che ogni opera trasmette. Così diverse le opere tra loro, ma così uguali per la grandezza espressiva, fanno vibrare le corde intime di chi osserva.
Formati disparati sono il segno di un’arte in continua sperimentazione che mai si ferma, segno di un animo che riesce ad essere appagato solo con la pittura in quello che diviene, in ogni opera, una ouverture grandiosa.
Espongono: Pietro Cinti, Gabriella Teresi, Roberto Urbani
Dettagli
- Inizio:
- giovedì 19 Novembre 2020
- Fine:
- giovedì 3 Dicembre 2020
- Categoria Evento:
- Mostre
- Tag Evento:
- Anna Soricaro, Arte, Barletta, Centro Culturale Zerouno, Gabriella Teresi, Mostra, Pietro Cinti, Roberto Urbani, Trani
Luogo
- CENTRO CULTURALE ZEROUNO
-
via Indipendenza, 27
Barletta, Barletta-Andria-Trani 76121 Italia + Google Maps - Phone
- 329 4229027
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