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Debora Hirsch. Echoes of the Mediterranean

sede: Terrazza Colombo (Genova).
cura: Pietro Battarra, Pietro Cattai.
L’imponente schermo di 150 metri quadrati, posizionato a 120 metri d’altezza, diventa ancora una volta simbolo dell’incontro tra arte e intelligenza artificiale. L’opera digitale Plantalia, realizzata da Debora Hirsch, sarà proiettata dominando lo skyline della citta`. L’installazione, simbolo dell’evento, rappresenta una perfetta fusione tra natura, tecnologia, architettura e paesaggio, trasformando temporaneamente il panorama urbano.
Plantalia non è solo un’installazione artistica, è un’esperienza immersiva che si integra nel cuore della citta`, alterandone momentaneamente il volto. L’opera sfida i confini di ciò che arte e tecnologia possono realizzare insieme, ma è solo attraverso lo sguardo attento dei visitatori che il mondo di Debora Hirsch può realmente vivere tra gli scorci del capoluogo ligure. Chi osserva con attenzione potra` cogliere l’opera tra i vicoli, lasciandosi trasportare in un universo dove arte, scienza e innovazione convivono in perfetta armonia.
Debora Hirsch è un’artista conosciuta per la sua capacita` di fondere tecnologia e arte. In occasione della mostra, l’artista propone una serie di opere estrapolate dalla sua attenta ricerca sulle piante a rischio di estinzione. Questa edizione, intitolata Echoes of the Mediterranean, abbraccia la bellezza e la fragilita` delle specie vegetali tipiche della macchia mediterranea, con un focus particolare sulla biodiversita` ligure.
Infatti, l’artista propone nella nuova sala immersiva di Terrazza Colombo, una serie di opere di videoarte che riprendono il percorso di Plantalia e focalizzano l’attenzione degli spettatori su tre fiori del territorio, degni di una riflessione approfondita: l’Anacamptis Palustris, l’Aquilegia barbaricina e il Marcus-kochia triloba.
La mostra si inserisce in un progetto di ricerca più ampio, Plant, in cui l’artista ha deciso di registrare le specie vegetali in via d’estinzione sulla blockchain, garantendo loro un’esistenza virtuale eterna e fungendo da memoria simbolica di ciò che l’umanita` rischia di perdere.
Echoes of the Mediterranean è un’esperienza multisensoriale che invita i visitatori a riflettere sull’ecologia e sulla conservazione delle specie endemiche, attraverso un approccio innovativo che combina pittura tradizionale, disegno, intelligenza artificiale e animazione, Debora Hirsch crea un “archivio vivente” che celebra la ricchezza e l’importanza ecologica di queste piante. Il progetto utilizza anche la tecnologia blockchain per creare un ecosistema digitale in cui le specie vegetali possano vivere in eterno, preservate dalla distruzione e dal passare del tempo.
L’evento, curato da Pietro Battarra e Pietro Cattai, è un invito a riscoprire la ricchezza della flora mediterranea, a riflettere sulla sua conservazione e a immaginare nuovi modi per proteggerla. La presenza di specie a rischio di estinzione viene raccontata attraverso una narrazione visiva che unisce tradizione e innovazione, creando una consapevolezza profonda del nostro legame con la natura.
Le opere di Hirsch reinterpretano le specie vegetali liguri, portandole in mondi immaginari dove la natura diventa protagonista di un dialogo tra reale e virtuale, tra passato e futuro. Le piante rappresentate, liberate dai confini fisici del loro habitat naturale, vivono in composizioni che mettono in risalto la loro bellezza intrinseca e la loro rilevanza ecologica.
Immagine in evidenza
Plant (Tibouchina sellowiana), 2024. Cibachrome print, 33cm x 33cm