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Dilettanti geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta
venerdì 18 Ottobre 2019 - domenica 5 Gennaio 2020
sede: Padiglione de l’Esprit Nouveau (Bologna).
cura: Lorenza Pignatti.
La mostra, a cura di Lorenza Pignatti, con l’art direction di Alessandro Jumbo Manfredini, raccoglie le testimonianze della scena artistica degli anni ’80 a Bologna. Anni d’invenzione e creazione di nuovi linguaggi — in perfetta sintonia con ciò che stava accadendo a Londra, New York o Berlino — che però non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a livello nazionale e internazionale.
Schiacciato da semplificazioni e luoghi comuni, descritto come il periodo dell’edonismo e del disimpegno politico, del boom economico, del synth pop commerciale, dei paninari e della Milano da bere, è stato invece un decennio ricco di intuizioni e mutamenti, un laboratorio di forme innovative, caratterizzate a livello visivo da pratiche DIY (Do It Yourself) che hanno permesso il delinearsi di originali sperimentazioni grafiche, musicali e artistiche che hanno influenzato intere generazioni e che ancora oggi suscitano grande interesse. Di alcune di queste situazioni sono rimaste traccie, mentre di altre sperimentazioni sono rimaste solo “memorie del sottosuolo”, racconti orali di chi ha vissuto quegli anni in prima persona.
La mostra si sviluppa come un racconto, un atlante eclettico sulla cultura visuale di quegli anni, attraverso una selezione di materiali d’archivio, poster, riviste, vinili, dipinti, disegni e documenti riguardanti la musica, l’arte, il design, il fumetto. Situazioni caratterizzate dal medesimo desiderio di allontanarsi dall’ortodossia modernista dei decenni precedenti, in cui si dilinea il passaggio dalla controcultura alla cybercultura, dall’underground al mainstream, e in cui s’inventano nuove professioni e nuovi stili di vita.
Il filo conduttore della mostra non è la nostalgia quanto il desiderio di mappare la creatività meno conosciuta negli anni ’80. “I materiali raccolti — afferma la curatrice — compongono un atlante ecclettico, che mostra quanto artisti, intellettuali, designer e musicisti siano stati in grado in quel periodo di delineare, dalle rovine e dal fallimento delle ideologie dei decenni precedenti, nuove istanze culturali e di suggerire l’anticipazione del tempo presente. La carica esplosiva e corrosiva di quel decennio non ha perduto la capacità di seduzione, tutt’altro. A livello estetico si sta infatti assistendo a un ritorno degli anni ’80 che non è semplice “Retromania” come afferma il critico musicale Simon Reynolds, quanto la consapevolezza, come scrive Franco Berardi Bifo e dopo di lui Mark Fisher, che la condizione del nostro presente sia caratterizzato da un tempo compresso tra l’accelerazione imposta dallo sviluppo tecnologico e l’assenza di un futuro “altro” che era possibile immaginare invece nel secolo precedente. In questo vertiginoso collasso spazio-temporale gli spettri dei “futuri perduti” preannunciati nel Ventesimo secolo animano la contemporaneità e aleggiano nel presente come “fantasmi”. Il termine hauntology, che Mark Fisher riprende dal Jacques Derrida degli Spettri di Marx, indica la permanenza nel presente di istanze passate che sono fonte di interesse e indagine per le generazioni più giovani”.
“Dilettanti Geniali. Sperimentazioni artistiche degli anni Ottanta” delinea un atlante ecclettico composto da alcuni protagonisti di quegli anni come Francesca Alinovi, Giovanotti Mondani Meccanici, CCCP Fedeli alla linea, Pier Vittorio Tondelli, Movimento Bolidista, gruppo Valvoline, Massimo Osti, e la fucina creativa di WP Lavori in corso.
Inaugurazione venerdì 18 ottobre 2019, ore 18