altri risultati...
Trova le Mostre e gli Eventi nella tua Città | Segnala il tuo Evento

- Questo evento è passato.
Domenico Canino. Naturalis conditio
sabato 3 Luglio 2021 - mercoledì 15 Settembre 2021

sede: Istituto Giambattista Vico (Bologna).
Per la prima volta vengono presentate alla città di Bologna le due serie pittoriche di Domenico Canino ”The past, the present and the future of the human condition”, “Hypernature” con testo critico di Veronica D’Auria.
Gli smalti sintetici contrastanti trovano sulle grandi tele attraverso una reazione chimica, indotta da un rosso solvente, una materica fusione.
L’artista diviene alchimista e ci pone di fronte ai tre stadi del processo alchemico, contraddistinti dal colore assunto durante la trasmutazione dalla materia che si dissolve nel nero, si sublima nel bianco e infine si ricompone e fissa nel rosso.
E mentre i corpi si vestono così di questo nuovo incarnato emerge la loro somiglianza al resto del vivente (“About the passage of time”).
Le contraddizioni trovano una soluzione, l’uomo che si era allontanato dalla natura per timore, costruendo un proprio habitat, è finito per distaccarsene ed ha perso così la propria essenza originaria che viveva in stretta connessione con l’ambiente… ma è grazie ad un processo di perdita e di uscita dal sè e dall’idea che ha di se stesso che egli può ritrovarsi, riconciliare il passato con il presente rendendo possibile il futuro.
Nei dipinti “post- surreali” possiamo trovare la rinnovata naturalità dei corpi nella perdita della distinzione delle forme e delle sostanze.
Questa nuova consapevolezza si manifesta negli organi umani “radicati” (“The breath”, “Organ”) e pulsanti linfa (“The first beat”) e ancor più nel legame con l’albero (“Brother”) o come in “Study for inside self portait” in cui è l’immagine tripartita dell’artista ad essere in dialogo con il tessuto plastico.
L’uomo ritrova la sua appartenenza alla natura accettando che anche ciò che egli ha sviluppato, anche il “suo” mondo, è parte della natura e solo così può riuscire a percepire la sua naturalità.
Solo superando l’antropocentrismo che lo ha condotto ad una schizofrenia esistenziale (“Doubling”, “The fox and the anthropocentrism”) che l’essere umano può ritrovare il suo posto nell’universo e tornare ad essere parte tra le parti connesse al tutto.
Con una serie di dipinti misteriosi e materici Canino ci mostra una profonda verità nascosta, che “parla” della “realtà” dell’uomo e della natura come nessuna figurazione realistica potrebbe mai.