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Edmund Kurenia. Nuove Costellazioni
venerdì 27 Gennaio 2017 - venerdì 10 Febbraio 2017
sede: Spazio 44 (Roma).
Edmund Kùrenia con il progetto “Nuove Costellazioni” fa emergere attraverso la fotografia un dialogo tra luce e acqua catturato e imprigionato nella struttura del tempo.
Le “Nuove Costellazioni” sono una forma di proiezione di realtà e di spazio che non vuole vuoto.
Edmund Kùrenia ha voluto cogliere nelle fotografie l’infinita ricchezza del tempo.
Esorta il mondo ad ascoltare, a guardare e a vivere senza pregiudizi.
Edmund Kurenia
Nato in Polonia nel 1977, si è laureato presso la Scuola Superiore della Forma e dello Spazio.
Profondamente interessato e appassionato di tipografia e grafica, già all’età di 9 anni si dedicava allo studio della fotografia utilizzando una macchina fotografica analogica, la Czajka 3, regalatagli dalla nonna.
Terminati gli studi ha cominciato a viaggiare.
A Cipro, dove lavorava presso un hotel come barista, si è dedicato per un anno a documentare -con una macchina fotografica nascosta in tasca – una stanza vuota e oggetti lasciati da turisti (progetto “Objets trouvés – People From Knownhere”)
Nel progetto Kurenia racconta tutta la costellazione di gesti non programmati che hanno una loro storia “questa è creazione di una nuova realtà e come fotografo mi rendo conto che mi trovo a fotografare momenti in mezzo”.
“Objets trouvés – People From Knownhere”, formato da ben 108 fotografie, è stato presentato a Valencia nella mostra presso la Galleria Le petit cannibal, dove è stato accolto con entusiasmo.
Successivamnete , ritornato in Polonia ha aperto uno studio fotografico e per 5 anni ha fatto esperienza in fotografia commerciale e di studio.
Chiuso lo studio fotografico ha intrapreso viaggi in Europa (Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Danimarca) e ha iniziato a lavorare sul progetto “Hidden Outside-Europe”, dove cerca nei modelli e nelle pose dei ritratti l’espressione delle ferite interiori delle persone.
Nel mondo contemporaneo dominato dall’eccesso di informazioni, etichette e nomi non hanno alcun significato, facilitano solo la vita. “Viviamo in tempi dove l’ eccesso d‘informazione fa male alla civiltà e la civiltà a sua volta ferisce con parole e immagini. Probabilmente viviamo del riflesso di una cultura dominata dall’immaginazione umana ma credo anche che in tutta questa entropia esista un ordine spontaneo”.
Il progetto è stato presentato in Canada nel 2016, con l’esposizione di 30 ritratti di persone europee.
Nel dicembre del 2016 in collaborazione con Hangar Tattoo Studio & Gallery ha presentato il progetto “La realtà è un optional” undici ritratti di persone con tatuaggi. “Chiunque si trova sulla tua strada è il tuo riflesso e le tue intenzioni a prescindere da quale lingua parli e dalle tue vesti. E’ importante per ritrovare in se stessi e negli altri l’equilibrio energetico e far vedere a se stessi e agli altri che noi siamo Uno”. Attualmente Edmund Kurenia abita a Roma, dove sta lavorando su un nuovo progetto.