Egidio Bonfante. Un caleidoscopio di ritmi colori e atmosfere

sede: Museo Civico Pier Alessandro Garda (Ivrea).

All’età di dieci anni Egidio Bonfante (Treviso 1922-Milano 2004) si trasferisce dalla città natale a Novara e quindi a Milano, ma contemporaneamente comincia a frequentare con assiduità Venezia, uno dei temi fondamentali delle sue opere.

L’incontro con la Olivetti, nel 1948, segna una svolta nella sua carriera e l’inizio di un’intensa attività nel mondo aziendale: viene infatti incaricato di studiare la veste grafica per la nuova serie della rivista “Comunità”, diretta da Adriano Olivetti, e di occuparsi di altre famose pubblicazioni olivettiane, per le quali propone sempre copertine originali e a volte insolite.
Nel frattempo lavora anche ad alcuni dipinti murali: per la colonia di Marina di Massa, ad esempio, decora i 17 m del refettorio con un mare affollato di barche, i dormitori con ottovolante, ruota panoramica, giostre dei cavalli… Seguono la progettazione e la realizzazione di alcuni negozi aziendali (come quelli di Napoli e Caracas), di mostre (Triennale di Milano nel 1960, Copenhagen nel 1969), di stand espositivi (Italia ’61 di Torino, Interorgtechnika di Mosca nel 1966, SICOB di Parigi nel 1972), di campagne pubblicitarie (Divisumma 18, Editor S14, Lettera 35).
Verso la fine del 1970 si avvicina al mosaico e al collage realizzando i cosiddetti “assemblages”, opere interamente realizzate con tappi corona delle bibite.
Ma la sua musa ispiratrice resta Venezia, di cui scarta la visione prospettica dei grandi canali e predilige il dettaglio che realizza ad acquerello.

La selezione presente a Ivrea non ha la pretesa di proporre un’antologica della sua produzione (esposta in numerose mostre di alto livello) ma piuttosto di far emergere la sua curiosità, la sua freschezza inventiva e il suo spirito giocoso, ed è completata da un filmato dell’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa che ne evidenzia momenti di vita intimi e familiari.