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Elio Ciol. Respiri di viaggio

mercoledì 3 Marzo 2021 - domenica 1 Agosto 2021

Elio Ciol. Respiri di viaggio

sede: Ex Municipio di Casarsa (Casarsa della Delizia, Pordenone).
cura: Fulvio Dell’Agnese.

Le opere di Elio Ciol 1 saranno esposte nella sala consiliare dell’ex municipio di Casarsa, storico edificio progettato sul finire degli anni ’60 dall’architetto Gino Valle, situato a poche centinaia di metri dalla casa materna di Pier Paolo Pasolini, cantore appassionato di quella incorrotta civiltà contadina del Friuli di cui lo stesso Ciol fu tra i più intensi testimoni, accanto al poeta, e ad altre figure di riferimento intellettuale e morale, quale padre David Maria Turoldo, che il fotografo affiancò nel 1962 sul set del film “Gli Ultimi”.

Circa 120 immagini, per la maggior parte inedite, spaziano dal consueto bianconero, da sempre cifra stilistica del fotografo, al fascino del colore: scatti che Ciol ha realizzato in quasi 30 anni di viaggi all’estero, catturando con la maestria che da sempre gli viene riconosciuta, come annota il curatore Fulvio Dell’Agnese nel catalogo edito da Punto Marte, “momenti di privato incanto di fronte a un edificio monumentale, a un paesaggio urbano, a un graffito rupestre o ad una parata militare”. Si tratta di opere di grande tensione espressiva, lontane dal brusio turistico ma anche dalla logica standard di reportage, nelle quali lo sguardo dell’autore, proprio attraverso la fotografia – sia questa in pellicola o in digitale – sottopone i luoghi a una sorta di “decantazione”. Che si tratti di vasti paesaggi (Armenia, Cappadocia, Mongolia) o di realtà urbane fittamente popolate (come Varanasi, sulle rive del Gange), di architetture cristiane (i Monasteri di Rila in Bulgaria e di Zagorsk in Russia, la Cattedrale di Siviglia) o di edifici dell’Islam (a Bukhara e Samarcanda), di siti archeologici (Leptis Magna, Gerasa, Petra, Giza) o di modernissimi contenitori d’arte (come il Museo Guggenheim a Bilbao, di cui Ciol “non dà conto di un’architettura, ma elabora un paesaggio”), dietro all’obiettivo c’è sempre un “viaggiatore consapevole” dei propri mezzi artistici e della necessità di instaurare una “consonanza di respiro” con i soggetti ritratti.

Viaggiando dalle sponde del Mediterraneo all’Est europeo, dal Medioriente lungo la Via della Seta fino a toccare Cina e Mongolia, Elio Ciol ha selezionato con cura cosa fissare sulla pellicola, ovvero “quello che mi colpiva come cosa nuova, inaspettata, esuberante e in armonia col luogo che visitavo, sempre così lontano dal mio Friuli”.

Ma questa mostra si pone anche come precisa azione culturale volta ad onorare la generosa donazione effettuata da Elio Ciol alla sua città nel 2016, con oltre settecento opere acquisite come patrimonio del Comune, alcune delle quali esposte anche in questo speciale percorso, che l’Ente promuove con il sostegno di vari soggetti del territorio: Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Confcommercio-Imprese per l’Italia – Ascom Pordenone, Unione Artigiani Pordenone- Confartigianato Imprese, Consorzio di Sviluppo Economico Locale del Ponte Rosso-Tagliamento, ITAS Mutua.

Note

  1. Elio Ciol nasce nel 1929 a Casarsa della Delizia (Pordenone), dove tuttora vive e lavora. Inizia il suo percorso, fin da ragazzo, nel laboratorio fotografico del padre acquisendo quell’esperienza tecnica che lo accompagnerà nel corso della sua professione. Il mondo contadino è uno dei soggetti più ripresi dal suo obiettivo. Elio Ciol ritrae la campagna e più in generale un mondo plasmato dai ritmi della natura e insieme dal lavoro dell’uomo. A partire dagli anni Cinquanta sviluppa un originale linguaggio nel settore della fotografia di paesaggio, con una costante evoluzione fino ai tempi più recenti. Dalla campagna friulana a quella umbra, dai canyon americani alla Libia, dall’Armenia alla Terra Santa, il bianco e nero di Ciol sa cogliere di ogni luogo la vita silenziosa e il mistero. Tra il 1955 e il 1965 fa parte del Cineclub di Udine. Realizza in questo periodo vari documentari a passo ridotto, premiati ai concorsi di Montecatini e Salerno. Dal 1955 al 1960 prende parte al circolo fotografico “La Gondola” di Venezia. Nel 1962 realizza le foto di scena del film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e padre David Maria Turoldo. Nel 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla costituzione della “Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e la sperimentazione sul linguaggio per immagini”. Nella sua attività professionale è stata particolarmente significativa la produzione di campagne di documentazione di opere d’arte in Italia e in Europa, che lo hanno portato a collaborare a un gran numero di pubblicazioni nel settore della storia dell’arte. Ciol ha vissuto l’evoluzione della fotografia degli ultimi ottant’anni: dalle lastre fotosensibili per arrivare attraverso le pellicole ortocromatiche e quelle pancromatiche fino al digitale. Grande sperimentatore, spesso ha fatto uso di pellicole all’infrarosso. Attraverso queste pellicole, alberi e campi si accendono di una luce interiore che ha fatto definire “trascendentali” e “metafisici” i suoi paesaggi. Le sue fotografie sono state pubblicate in 225 libri. Sono 175 le mostre personali realizzate, in Italia e nel mondo; 129 quelle collettive.

Dettagli

Inizio:
mercoledì 3 Marzo 2021
Fine:
domenica 1 Agosto 2021
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Sito web:
https://www.casarsadelladeliziaeventi.it/

Luogo

EX MUNICIPIO DI CASARSA
Casarsa della Delizia, Pordenone 33072 Italia + Google Maps