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Enrico Iuliano, Gino Sabatini Odoardi, Saverio Todaro. Lessema
giovedì 4 Aprile 2024 - sabato 27 Aprile 2024
sede: Riccardo Costantini Contemporary (Torino).
cura: Gaetano Centrone.
La galleria Riccardo Costantini Contemporary presenta la mostra Lessema, che ha come protagonisti i tre artisti Enrico Iuliano, Gino Sabatini Odoardi e Saverio Todaro.
Il lessema è unità di base del lessico, che può essere una radice, una parola autonoma, o una sequenza di parole fissatasi nell’uso in modo tale che i suoi singoli elementi non possono più essere scambiati né sostituiti con sinonimi.
Ma soprattutto è un’unità astratta, aggettivo molto caro alle ricerche artistiche contemporanee.
Gli artisti invitati a partecipare collimano a livello generazionale, e pur presentando segnali di tangenza sono ben distinguibili per quanto concerne gli esiti formali e l’umore che impregna i loro lavori. La grammatica comune è declinata con lemmi differenti, tra binario, alfabetico e immagine.
L’esposizione, più che una collettiva, si caratterizza per essere una personale in tre tempi, in cui affinità e divergenze vengono messe in evidenza dagli slittamenti formali e di significato.
Enrico Iuliano (Torino, 1968) incentra il suo lavoro sul valore e sulle possibilità espressive dell’atto comunicativo, ponendo in relazione costruzione plastica e ambiente nella ricerca di un equilibrio tra stabilità e dinamismo. Autore di sculture concettuali, la sua riflessione sulla percezione conoscitiva non è mai fredda, presentando invece a tratti note di lirismo e afflato simpatetico.
Gino Sabatini Odoardi (Pescara, 1968) è partito dalla pittura, abbandonata nella sua versione classica nel 1994, da quando ha iniziato a mettere “sotto plastica” gli strumenti e le opere del pittore. Il lavoro che l’artista porta avanti è sempre stato un lavoro di ricerca e approfondimento sulla vita e sull’arte: ha percorso un tragitto iconografico ampio e complesso che lo ha portato nell’ultimo decennio a cimentarsi con una forma sinuosa ed antica come quella della piega. Ha indagato negli anni anche diverse aree simboliche: il dogma (religioso e politico), la memoria, il concetto di postumo e soprattutto il bicchiere (simbolo anti-simbolico).
Saverio Todaro (Berna, 1970) si muove tra pittura, scultura e opere in estensione ambientale, rielaborando i codici visivi del mondo contemporaneo in maniera originale. Sempre attento alle implicazioni del presente, a partire dalle suggestioni provocate da Internet, la sua ricerca si è direzionata verso gli scenari che emergono dalla connessione globale e dal controllo che esercita sul mondo: la gestione del sapere, l’identità del soggetto, le relazioni sociali.
La mostra si propone come confronto tra linguaggi, in un percorso che ne esplora autorialità e peculiarità, in cui gli interstizi non sono marginali ma sono differenti possibilità di spazio vitale.
Inaugurazione
Giovedì 4 aprile dalle ore 18.00
Immagine in evidenza
Saverio Todaro – “I” – Particolare del progetto di tappeto