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Escher – Trieste

mercoledì 18 Dicembre 2019 - domenica 19 Luglio 2020

Escher - Trieste

sede: Salone degli Incanti (Trieste).
cura: Federico Giudiceandrea.

Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere.

Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.
Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo ed ora una mostra antologica, con 200 opere e tutti i suoi capolavori, arriva a Trieste.

Nella mostra triestina sono presentate per la prima volta accanto alle opere più conosciute dell’artista, la serie I giorni della Creazione, sei xilografie che raccontano la Creazione del Mondo.

Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) è famoso nel mondo per i suoi schizzi enigmatici e i suoi progetti paradossali, eseguiti con dettagli incredibili e precisione matematica per creare e costruire mondi impossibili. Laureato alla Haarlem School of Architecture and Decorative Arts nei Paesi Bassi, Escher si ispira in gran parte all’opera del professor Samuel Jessurun de Mesquita (artista e grafico olandese ucciso ad Auschwitz nel 1944) e si perfeziona nel campo delle arti grafiche. Escher usa quasi esclusivamente cinque diverse tecniche di incisione: le incisioni su linoleum, le xilografie, le xilografie di testa, le incisioni all’acquaforte, le incisioni a mezzatinta e le litografie. Ognuna di queste tecniche presenta sue particolari sfumature che la differenziano dalle altre, sia in termini di complessità sia per l’aspetto dell’opera finale. Durante la sua vita si sposta molto spesso in Italia e Spagna: sono proprio questi paesi a influenzare e ispirare gran parte della produzione artistica del grafico olandese, non solo per i loro paesaggi e vedute, ma anche per la forte contaminazione artistica che li caratterizza. Proprio qui, infatti, trova la massima espressione dell’architettura moresca, stile che più di ogni altro Escher fa proprio riproponendolo nelle sue opere grafiche nel corso della sua produzione. Con una predisposizione naturale per i disegni matematici, Escher – che soleva dire che “la meraviglia è il sale della terra” – era affascinato dal ripetersi di schemi di tessellazioni ad incastro e dalle rappresentazioni paradossali dell’infinito. Tra arte, rigore matematico, scienza e poesia, le opere di Escher hanno affascinato e stupito (e continuano a farlo) generazioni di artisti, architetti, matematici, musicisti e designer, ampliandone l’immaginazione e le prospettive. Con l’avvento della seconda guerra mondiale, Escher si stabilisce a Baarn, nei Paesi Bassi, dove vive fino al 1970. Muore due anni dopo a Laren, in una casa di ritiro per artisti dove aveva il suo studio.

Promossa e organizzata dal Comune di Trieste, Assessorato alla Cultura e Gruppo Arthemisia con Generali Valore Cultura, in collaborazione con M. C. Escher Foundation, la mostra è curata da Federico Giudiceandrea.
Riapertura da 30 maggio 2020

Dettagli

Inizio:
mercoledì 18 Dicembre 2019
Fine:
domenica 19 Luglio 2020
Categoria Evento:
Tag Evento:
, , , , , ,
Sito web:
https://www.mostraescher.it/

Luogo

SALONE DEGLI INCANTI
Riva Nazario Sauro, 1
Trieste, 34123 Italia
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