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Evgeny e Yakov Henkin: dall’oscurità alla luce. Un tesoro ritrovato

giovedì 16 Maggio 2019 - domenica 19 Maggio 2019

Evgeny e Yakov Henkin: dall'oscurità alla luce. Un tesoro ritrovato

sede: Base Milano (Milano).

Le fotografie scattate da Evgeny e Yakov Henkin, due fratelli separati tra Russia e Germania alla fine degli anni Venti e scoperte nel 2010, ora in mostra a Milano. Una testimonianza inedita della vita e della storia di due imperi a cavallo delle due guerre.

Evgeny e Yakov Henkin nacquero a Rostov sul don, città della Russia europea meridionale, rispettivamente nel 1900 e nel 1903.
Dopo la Rivoluzione d’Ottobre il fratello minore si trasferì a Leningrado, il maggiore a Berlino.
Tragicamente la vita di entrambi finì molto presto: Yakov fu ucciso sul fronte di Leningrado nel 1941, Evgeny fu arrestato e fucilato nel 1938, durante il periodo delle purghe staliniane, accusato di essere una spia tedesca.
Le immagini che per anni i due fratelli hanno scattato a distanza, formano una sorta di corrispondenza visiva pur non essendo mai state stampate.
Infatti i negativi originali sono stati miracolosamente ritrovati dai discendenti di Yakov Henkin soltanto nel 2010.

L’Archivio dei fratelli Henkin è ora custodito a Losanna presso L’Association Henkin Brothers Archive – HBAA e contiene circa 7000 scatti.
Le scene catturate da Yakov e Evgeny mostrano la vita quotidiana delle due città, gli eventi pubblici e sportivi, i ritratti di parenti e amici.
Yakov fotografa nei parchi e per le strade di Leningrado, Evgeny tra le vie e nelle piazze di Berlino.
Nelle immagini traspare il percorso quasi parallelo di due capitali appartenenti a due diversi imperi, trasportate attraverso il tempo da una condizione di fiduciosa ripresa dai precedenti conflitti, a una situazione che scivola sempre più inesorabilmente verso un oblio imminente.
A poco a poco, infatti, la politica invade le lenti delle fotocamere dei due fratelli.
Il dialogo a distanza che oggi possiamo osservare, pur nella sua freschezza, possedeva in nuce un’ombra di violenza destinata a diventare sempre più invasiva.
Gli slogan sovietici sempre più frequenti, i ritratti dei leader di partito sempre più imponenti, i clienti dei bar berlinesi che saltano sull’attenti nel fare il saluto nazista mentre un momento prima sorridono all’obiettivo mostrano l’evidenza di una leggerezza e di un’apertura insita nella vita quotidiana, che viene progressivamente sostituita dalla tensione che accompagna il rafforzamento di due dittature che, alla fine, porterà i due fratelli alla perdita della vita.
Queste fotografie sono preziose non solo perché documenti storici unici.
La composizione, la cura posta nel riprendere la luce e la vastità di generi e temi sviluppati, rivelano quanto professionismo vi fosse negli scatti degli Henkin.

Come ha scritto nel catalogo il curatore della mostra al Museo Hermitage, Dmitrij Ozerkov: “I fratelli Henkin hanno catturato volti, visioni e scene con straordinaria sensibilità artistica […] come eventi che hanno avuto luogo”.
Inoltre, lo stile disinvolto e informale della fotografia di strada, raro per l’epoca, è particolarmente prezioso ora per la sua immediatezza, autenticità e originalità.
Questo grazie anche a un nuovo strumento che essi poterono sperimentare: la fotocamera Leica da poco immessa sul mercato, che fece fare alla fotografia un balzo in avanti rivoluzionario portando l’osservatore e il soggetto osservato ad un nuovo livello di relazione.
Di Evgeny e Yakov Henkin il fotografo Gueorgui Pinkhassov afferma che possono essere considerati i pionieri di questa nuova relazione, anche se non hanno mai lavorato per la stampa.
Ed è proprio in assenza delle costrizioni spesso generate dagli organi di stampa che diviene evidente la loro libertà di interpretazione.
Le immagini dei due fratelli ci mostrano la complessa storia di Leningrado e Berlino tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, rivelata attraverso sorrisi, sguardi, movimenti e costumi.
Sono immagini che raccontano più di qualsiasi libro di testo ufficiale.
Come dice ancora Pinkhassov, la magia incantatrice della fotografia è qui messa in evidenza a conferma del valore della vita umana e dell’autenticità del momento storico: sono immagini che preservano noi stessi e la nostra memoria.
La mostra rappresenta un vero e proprio gioiello, una scoperta per gli amanti della fotografia e in particolare della street photography.
Giovanna Gammarota

La mostra è parte del programma di Street Photo Milano: quattro giorni di fotografia, incontri, workshop.
streetphotomilano.org

Dettagli

Inizio:
giovedì 16 Maggio 2019
Fine:
domenica 19 Maggio 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

BASE MILANO
via Bergognone, 34
Milano, 20144 Italia
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