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Ex machina. A Scicli performance, mostre, sound art, concerti, conferenze e visite guidate

venerdì 4 Settembre 2020 - domenica 6 Settembre 2020

Ex machina. A Scicli performance, mostre, sound art, concerti, conferenze e visite guidate

sede: Ex Convento del Carmine di Scicli, Palazzo Bonelli Patanè (Scicli, Ragusa).
cura: Site Specific, aA29 Project Room.

Ex Machina è un progetto inedito di arte contemporanea in cui gli spazi monumentali Unesco della città di Scicli diventano per tre giorni, teatro di interventi site-specific, performance, mostre, installazioni di sound art, concerti, conferenze e visite guidate.

Il progetto coinvolge dieci artisti: Valentino Bianchi, Francesco De Grandi, Alex Majoli, Lola Montes Schnabel, Parasite 2. 0, Isabella Pers, Tiziana Pers, Matilde Sambo, Giuseppe Stampone e Sasha Vinci, le cui opere indagano in maniera differente il tema di Ex Machina, coerentemente alle ricerche e ai linguaggi artistici di ciascuno e attivando una riflessione che trova un riscontro immediato nel dibattito politico e sociale contemporaneo.

Ex Machina nasce da un’unione d’intenti ben definita tra la realtà indipendente Site Specific e la galleria aA29 Project Room. Due realtà che operano nell’ambito dell’arte contemporanea e condividono la stessa visione: quella di promuovere progetti che mirano a nuove possibilità d’azione e d’interazione con l’altro, dedicando particolare attenzione ai temi della sostenibilità, dell’Antropocene, dell’antispecismo e dell’incidenza dei totalitarismi e dei colonialismi sulla storia contemporanea. La direzione artistica ha previsto anche la partecipazione di quattro personalità del mondo dell’arte, invitati come osservatori: Laura Barreca (Direttrice Museo Civico di Castelbuono e Direttrice del Museo delle Arti di Carrara – mudaC), Maurizio Bortolotti (Critico, Curatore indipendente e Docente alla NABA di Milano), Rossella Farinotti (Direttore esecutivo dell’Archivio Gio’ Pomodoro) e Diego Mantoan (Docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e curatore indipendente). Il loro ruolo è di produrre un contributo critico, istituendo momenti di dibattito pubblico, dei veri comizi d’arte sulle tematiche espresse dal progetto e sulla poetica degli artisti.

La manifestazione prende nome dal concetto di “deus ex machina” del teatro classico greco che definiva il momento in cui il dio appariva in scena diventando l’elemento risolutore dell’intera tragedia. In questo senso il festival si innesta con interventi site-specific nel tessuto urbano e trasforma la stessa città di Scicli, già morfologicamente circondata dalle colline in un Teatro Vivo, un’agorà aperta al confronto tra arte e pubblico. Ex Machina nasce con l’intento di evidenziare l’esigenza attuale di emergere dalla meccanicità e dall’automatismo che contraddistingue la nostra società, significa letteralmente “uscire dalla macchina” per ristabilire un contatto con la natura. Distanziarsi dalla macchina e dal meccanico non significa, dunque, rinnegare gli sviluppi tecnologici e scientifici bensì utilizzarli come mezzi per prendere consapevolezza della complessità del presente. In questa direzione si sviluppano le tematiche affrontate durante la manifestazione: il ritorno a un tempo naturale e interiore, l’arte come meraviglia per una società in via di cambiamento e l’interazione con lo spazio pubblico da parte degli artisti, in quanto componenti attivi del sistema e non estranei a esso.