Fabia Delise. Tutto inizia da un filo – Fotografie di Massimo Gardone

sede: Arcipèlago (Udine).

L’essenza del lavoro di Fabia Delise consiste in un lungo processo di realizzazione che rende ogni creazione un’avventura e una sfida stupefacente. La tecnica da lei sviluppata consiste nell’assemblaggio a mano di una grande serie di esagoni in tessuto, precedentemente cuciti su un supporto in carta.
Questa tecnica unica e personalissima conferisce ad ogni sua opera una forma scultorea tridimensionale, in cui luce e chiaroscuro, superficie e profondità, legami e separazioni giocano costantemente tra loro. Il colore, con il suo potere evocativo, è la principale fonte di ispirazione dell’artista, che lei cattura durante i suoi viaggi e ricrea attraverso le sue incredibili combinazioni di tessuti.

La lentezza di questo metodo di lavoro (più di tre mesi per le opere più grandi) aggiunge profondità alla realizzazione. Seguendo l’idea di “oggetto carico” Delise impregna il suo lavoro di energia di momenti passati, mescolando tecniche ancestrali, tessuti antichi, viaggi, e reminiscenze. Ogni opera abbraccia l’idea che i tessuti siano capaci di far emergere tracce di vita vissuta. In questo modo i tessuti operano come vestigia, sembrano vibrare con l’energia del momento, e segnando il passaggio a un tempo dilatato.

L’artista ha deciso di produrre esclusivamente lavori cuciti a mano, scelta dettata soprattutto dal profondo desiderio di mantenere un legame forte e diretto con la materia, senza alcuna mediazione. Il gesto del cucire, con la sua lentezza e cura dei dettagli, diventa per lei una forma di meditazione e di fuga dalla frenesia del nostro tempo.
Fabia Delise spiega: “Trascorrere tante ore a cucire a mano è fisicamente molto faticoso, ma, nonostante questo, non mi sfiora mai l’idea di prendere delle scorciatoie. La consapevolezza del gesto e l’importanza di una manualità che non fa più parte del quotidiano sono aspetti molto importanti del mio lavoro. Riportare questi gesti ancestrali in un contesto moderno è una sfida che mi ha conquistata da subito”.

La pratica materiale di Fabia Delise ci offre la sensazione di qualcosa di tangibile che si trasforma in un’alternativa quasi terapeutica alla produzione di massa a basso costo, alla crescente dipendenza dallo schermo e al fenomeno contemporaneo della “dequalificazione”.
Guardando le opera di Fabia Delise, si può facilmente capire come i materiali abbiano il potere di trasformarsi in qualcosa di migliore, inaspettato ed enigmatico; in oggetti con una bellezza silenziosa che racchiude un mondo intero.

I dieci lavori in mostra realizzati da Fabia Delise saranno accompagnati da stampe di grande formato, opera del fotografo Massimo Gardone, che si è immerso nelle creazioni di Fabia per estrapolarne i dettagli spettacolari e quasi pittorici. Uno spettacolo all’interno della mostra, un nuovo modo di ammirare e comprendere le opere di Fabia, e una splendida occasione per far dialogare queste due forme d’arte.

Fabia Delise (Trieste, Italia, 1968) si è appassionata all’arte tessile sin da giovanissima, realizzando ricami tradizionali e apprendendo diverse tecniche del settore. Dopo l’incontro con l’artista francese Fanny Violet, Fabia è stata introdotta al ricamo a mano libera (piqué libre) che ha permesso all’artista di sviluppare maggiore versatilità nella sua pratica artistica. Nel 2006 trova nel patchwork il linguaggio espressivo a lei più affine. Dopo numerose ricerche sul rigore strutturale e il superamento della staticità bidimensionale, l’artista è approdata con successo alle sue personalissime forme tridimensionali, allo stesso tempo scultoree e dinamiche. Fabia Delise espone regolarmente in musei e gallerie, sia a livello nazionale che internazionale.
fabiadelise.it

Massimo Gardone (Genova, Italia, 1961) è il co-fondatore dello studio Azimut, assieme ad Alessandra e Lorenza Muran. Sin dagli anni Novanta Massimo collabora con i più rinomati grafici italiani, concentrandosi sulla fotografia “still life” e, inoltre, lavora in diversi altri settori creativi come il design e la videoarte. La sua visione artistica, bilanciata tra lo studio personale e i lavori commissionati, è diventata identità visiva per molti importanti marchi. Le sue foto sono utilizzate sia per scopi commerciali che di design e sono esposte in mostre e musei di tutto il mondo.
massimogardone.it

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Opera Fabia Delise – ph. Massimo Gardone (part.)