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Fabrizio Borelli. Contagion – Metafotografie 2013/2021
martedì 15 Novembre 2022 - giovedì 24 Novembre 2022
sede: MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (Roma).
cura: Maria Italia Zacheo.
In mostra l’opera completa Contagion – serie 2013 e serie 2021 – di Fabrizio Borelli, una sequenza di trenta tavole che adottano – dichiara la curatrice Maria Italia Zacheo – quale “segno base un encefalo umano, figura-archetipo della vita, del pensiero, dell’individuo.
Il segno/simbolo è inserito in ognuna delle tavole diversamente, sempre in una griglia ortogonale di venticinque celle, astrazione del mondo.
Nella sequenza, una cella, poi un’altra e poi un’altra ancora si liberano.
Una comunità inizialmente affollata, improvvisamente e senza una ragione apparente, a poco a poco lascia spazi vuoti, trasformando l’assetto raggiunto, pregiudicando gli equilibri in essere.
“L’artista, nella sua ricerca metafografica, attribuisce un posto d’onore alla figura dell’encefalo.
E precisa “Non è l’anatomia, non l’incarico che quell’organo ha nelle nostre vite, è la complessità che esso rappresenta. Il pensiero e l’azione insieme, l’encefalo è la sintesi dell’individuo, è la persona”.
Contagion di Fabrizio Borelli è nucleo e anima dell’App Contagion Hypercasual Multiplayer Experience (maggio 2022) progettata e realizzata da Criticaldrop Entertainment.
Durante l’inaugurazione saranno presentati i dati e le statistiche relative alla prima stagione.
All’opera Contagion si riferisce il primo di una serie di oggetti da collezione (NFT) realizzati dall’artista, che sarà rilasciato in occasione dell’apertura della mostra.
La sequenza Contagion è ispirazione/partitura dell’inedito testo musicale firmato dalla pianista e compositrice Rita Marcotulli e dalla giovane compositrice Elettra Minieri. “Conosco e stimo Fabrizio Borelli da moltissimi anni – dichiara Rita Marcotulli – e quando mi ha proposto le tavole della sua opera Contagion ho letteralmente visto una partitura ritmica. Un altro aspetto è il concept dell’opera, l’idea del contagio, della contaminazione. Non c’è arte, non c’è musica senza contaminazione, senza che elementi diversi – incontrandosi – generino un elemento nuovo. E proprio questo è successo con l’opera di Fabrizio Borelli: la musica – conclude Rita Marcotulli – ha incontrato le figure e ne è uscito un racconto nuovo. ” Il video Contagion Suite sarà proiettato per la prima volta al pubblico; saranno presenti le compositrici.
Inaugurazione
martedì 15 novembre – ore 18:00