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Festival Seta – Dialoghi sulla Cina contemporanea

venerdì 1 Ottobre 2021 - giovedì 7 Ottobre 2021

Festival Seta - Dialoghi sulla Cina contemporanea

sede: Museo del Tessuto, Convitto Nazionale Cicognini (Prato).

Il Festival Seta, Dialoghi sulla Cina contemporanea di quest’anno (Prato, Museo del Tessuto 1.3 ottobre) propone come approfondimento artistico Idem/Alter, mostra di arte contemporanea con installazioni e performance degli artisti Musk Ming, Peng Shuai Paolo e Liang Lisha. Curata da Silvia Vannacci, Idem/Alter è una mostra dedicata all’analisi dei processi di identità – e la conseguente percezione di alterità – in diversi contesti migratori (transnazionali, diasporici, cosmopoliti) con attenzione verso la produzione artistica cinese o sino discendente in Europa.

Venerdì 1 ottobre alle 17:00, presso la sala conferenze del Museo del Tessuto, l’interpretazione dei concetti di identità e alterità attraverso la pratica e ricerca artistica sarà esposta nell’incontro “Idem/Alter Musk Ming, Peng Shuai Paolo e Liang Lisha in conversazione con Silvia Vannacci, modera Roberto Pecorale.

Lo stesso giorno, dalle 18:00 presso l’adiacente Campolmina, si inaugura Idem/Alter con visita guidata della curatrice e la presenza degli artisti. A seguire una performance di Musk Ming.

Sabato 2 ottobre, secondo giorno del Festival, alle 18:00 nel cortile del Museo del Tessuto e presso la Campolmina, si svolgeranno le performance degli artisti Peng Shuai Paolo e Liang Lisha.

Idem/Alter è un bisogno di approfondire, di condividere e mostrare narrazioni di storie non immaginate. La ricerca degli artisti sull’identità culturale, sessuale e sociale viene raccontata con poster di propaganda, scacchiere e palloncini rosa, tra installazioni site specific, video e performance.

Missive Selvatiche di Seta

Missive Selvatiche è un progetto di resistenza artistica nato a Prato nel novembre 2020 in seguito alle restrizioni sanitarie che hanno portato alla chiusura di tutti gli spazi legati alla cultura, all’arte e allo spettacolo dal vivo.

Missive Selvatiche è un collettivo di artisti, illustratori, fotografi, cineasti, musicisti, teatranti, danzatori, nato dall’esigenza di condividere il proprio lavoro in un momento di forte disagio nel quale non era permesso avere contatto con lo sguardo e l’ascolto del pubblico. Durante il periodo di confinamento culturale hanno imbucato nelle cassette della posta di sconosciuti un pacchettino contenente una lettera e tre oggetti d’arte – in edizione limitata e numerata – con l’intento di confortare, emozionare, far riflettere, ridere, ballare e incuriosire.

Il progetto ha raggiunto la terza edizione e, dopo una prima diffusione a Prato, nell’ultima edizione ha ottenuto la partecipazione di circa 150 artisti provenienti da varie parti d’Italia e un gruppo di artisti francesi e italiani residenti a Parigi. Alle fondatrici iniziali del progetto (Pamela Maddaleno, Alessia Castellano e Margherita Nuti), nella terza edizione si sono aggiunte inoltre due curatrici per l’area fiorentina, Michelle Davis e Giulia Iaquinta, grazie anche alle quali il numero di esemplari distribuiti in tutta Italia (isole comprese) ha raggiunto quota 2200.

Il progetto è stato esportato a Lione in Francia, sotto il nome di Missives Sauvages Lyon, ed è stato protagonista con la mostra Manifesti d’Artista del festival PopEat Nutriamo il Borgo di Castelnuovo Magra (Sp).

In occasione del festival Seta il collettivo di Missive Selvatiche, per la prima volta arricchito della partecipazione di artisti di origine cinese, preparerà un’edizione speciale dedicata alla Chinatown pratese e ai suoi cittadini sinoitaliani.

The Gate

Questo intervento trae ispirazione dall’antico detto dell’Asia orientale: “le malattie entrano dalla bocca e le avversità escono dalla bocca”. Ovvero se controlliamo il nostro comportamento possiamo evitare i germi e al contempo ogni tipo di problema. Nell’attuale pandemia globale le maschere sono una barriera, uno schermo che attua quel controllo auspicato dal detto citato dall’artista: impediscono ai germi di arrivare a noi, ma ci aiutano a comunicare o sono piuttosto una metafora della nostra (in)capacità di dialogo? Nel mondo di oggi, dominato dalle relazioni virtuali e dai drastici cambiamenti sociali e politici, cosa significa che i problemi ti lasceranno in pace? Come possiamo operare quel controllo perché la comunicazione avvenga per davvero evitando conflitti indesiderati? Ognuno si sente autorizzato ad esprimere la propria opinione, in particolare sul web, ma cosa succederebbe se ci concentrassimo sulla nostra capacità di ascoltare e riuscissimo a dialogare con una maggior empatia?

The Gate di Ka Long Wong installato nella ex-istituzione gesuita Convitto Nazionale Cicognini si augura di tracciare un filo concettuale e visivo che unisca l’architettura gesuita, intessuta nel paesaggio urbano e nell’identità ibrida di Macao, con il territorio italiano e la comunità sino-italiana. Ponte tra visioni eurocentriche e politica orientale, la città di Macao offre oggi un palcoscenico unico tra riflessioni postcoloniali e innovazioni tecnologiche, tra idee di collettivismo e individualismo, tra politiche di conservazione del patrimonio e dialoghi con la Cina continentale. L’opera sarà esposta dall’1 al 7 ottobre 2021, presso il teatro del Convitto Nazionale Cicognini di Prato.

Informazioni
orientiamocina@gmail.com; festivalseta.com

Dettagli

Inizio:
venerdì 1 Ottobre 2021
Fine:
giovedì 7 Ottobre 2021
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

VARIE SEDI – PRATO
Prato, 59100 Italia + Google Maps