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Figurabilia – Piccolo festival dell’arte iconica

venerdì 24 Gennaio 2020 - domenica 26 Gennaio 2020

Figurabilia - Piccolo festival dell'arte iconica

sede: Spazio Menomale, Odeon Gallery (Bologna).
cura: Antonella Cinelli.

Si svolge a Bologna Figurabilia, prima edizione del piccolo festival dell’arte iconica.
Al centro di questa prima edizione sarà la figura femminile, interpretata da 8 artiste italiane che esporranno e illustreranno il ruolo e il significato simbolico della donna attraverso l’arte figurativa.
In programma anche workshop, incontri letterari e confronti tra artisti, intellettuali e pubblico.

Le artiste coinvolte sono:Antonella Cinelli, Roberta Dallara, Erica Fuschini, Cristina Iotti, Ilaria Margutti, Roberta Serenari, Vania Elettra Tam, Roberta Ubaldi.

“Figurabilia va vissuta con la stessa febbricitante aspettativa di quando da bimbi attendevamo il circo, magari uno di quei circhi minori, autogestiti, dove il trapezista si occupa anche delle luci, ma dove per scelta si sono ritrovate attrazioni d’alto livello, desiderose di cambiare alcune regole dello spettacolo, dove otto artiste otto propongono numeri d’alta scuola, confrontandosi col pubblico e con gli addetti ai lavori per capire, per farsi capire, per capirsi. Figurabilia è un sassolino gettato nello stagno, ma ha enormi aspettative, perché coinvolgerà il “piano alto della testa” e di questo l’arte ha maggiormente bisogno, oggi più che mai. E il mio ruolo? Tenere a battesimo questo Festival nello spirito e nei panni del presentatore, appunto, di uno spettacolo circense, cui compete il riempimento delle pause tra un numero e l’altro, ma che è di fatto ben lieto di tagliar corto, consapevole che il pubblico è accorso per assistere ai virtuosismi delle magnifiche otto…

Antonella Cinelli è l’ideatrice e curatrice di Figurabilia, “dea ex machina” del festival. La sua pittura, definibile come ritrattistica di “documentazione”, sta evolvendo tecnicamente verso una maggiore rapidità esecutiva, verso immagini meno definite ma più pregnanti in cui, complici i grandi formati, il soggetto è posto sotto una speciale lente di ingrandimento che, invece delle peculiarità fisiche, ne accentua l’interiorità e le doti morali.

Roberta Dallara focalizza la propria attenzione su frammenti di interni disabitati, pervasi tuttavia dalla presenza di sé, palpabile, avvertibile. Indizi minimali disseminati lungo l’iter narrativo: una maglietta stesa ad asciugare sul balcone, il pizzo sul sedile della seggiola, lasciano intendere il gioco sottile dell’autrice. Proprio l’assenza conclamata della figura femminile ne evoca la presenza, abbattendo in tal modo il muro pretestuoso innalzato tra realismo e astrazione.

Eriva Fuschini nelle sue “introspezioni pittoriche” propone ritratti di homeless, ricordandoci che il termine non sta ad indicare una categoria umana particolare, ma una condizione esistenziale: c’è chi è vittima dei propri eccessi, chi ha subito un dolore implacabile, ma anche chi ci osserva con commiserazione… Lo sguardo indagatore e (artaudianamente) crudele dell’artista, ben si associa al disegno del leopardo che, non casualmente, Erica ha intitolato “me”.

Cristina Iotti conduce la propria ricerca sul piano di una semplicità apparente, realizzando con maestria vere e proprie icone di femminilità, incentrate su attributi esteriori (pizzi, fiori, abiti ricamati, mani dalle lunghe unghie curatissime). Ma si tratta di particolari, di parti del corpo, mentre il volto non compare mai, cosicchè la figura, irriconoscibile, diviene archetipo di una femminilità senza tempo, tutta delicatezza, eleganza, leggerezza.

Ilaria Margutti ha scelto di cucire alla tela la propria passione, ricamando una interiorità che si palesa punto dopo punto, dando corpo al segno, talvolta al sogno. Questa “filografia” è di fatto una particolare liturgia realizzativa, totalizzante, che racchiude l’artista in una sorta di bozzolo atemporale, dove la ripetitività del gesto culla i pensieri, mettendone a nudo la personalità. Un filo color sanguigna per assicurarsi la fuga dal labirinto della banalità contemporanea.

Roberta Serenari dotata di una tecnica non comune ha il grande merito di aver fatto confluire la propria arte verso dinamiche oniriche e surreali. Le sue bimbe sono inquiete e inquietanti come l’infanzia e le fiabe è giusto che siano, Alici che sfidano senza leziosità gli sguardi degli adulti. Immerse in stanze ridondanti di giocattoli ormai abbandonati, fanno a pezzi le suppellettili e le consuetudini del passato. Ribelli e disincantate, sanno abbandonarsi al sogno e alla creatività.

Vania Elettra Tam proietta uno sguardo ironico sulla realtà, addentrandosi nei meandri dell’inconscio per evidenziare le situazioni paradossali cui non facciamo nemmeno più caso. I suoi quadri, in apparenza di facile lettura, nascondono un lavoro concettuale che spazia dalla pubblicità all’enigmistica, dalla cronaca alla storia dell’arte. Questa ricerca trasversale conferisce alle sue opere una cifra stilistica inconfondibile, caratterizzata da varie chiavi di lettura, sintetizzate nel gioco di parole conTAMinAZIONE.

Roberta Ubaldi utilizza la ruggine come supporto e materia del proprio fare artistico. Ma la ruggine rappresenta pure quel sottile diaframma di luogo, di tempo e di spazio da cui gli interventi pittorici sembrano affrancarsi, riemergendo dall’oblio… oppure da cui vengono risucchiati per scomparire in una dimensione parallela. La drammaticità delle rappresentazioni pare accapigliarsi con le cromie calde e suadenti, ma da questo contrasto eracliteo nasce un equilibrio vincente”.
Carlo Micheli

Immagine in evidenza di Vania Elettra Tam

PROGRAMMA

Spazio Menomale:
– Ore 17:30 – Inaugurazione Figurabilia
Saluti del presidente commissione scuola e cultura del comune di Bologna Federica Mazzon
– A seguire Carlo Micheli dialoga con le artiste (e con il pubblico)
– Ore 21:00 – “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Bertoldo e Bertoldino” con Giuseppe Palumbo e Franco Bacchelli. Una nuova edizione illustrata del classico di Giulio Cesare Croce
Odeon Gallery:
– Ore 19:30 – Inaugurazione Figurabila

Sabato 25 gennaio
Spazio Menomale:
– ore 17:00 – “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“I fiori animati” con Antonio Castronuovo e Nicola Muschitiello. Fiori antropomorfi oppure donne dalle sembianze aggraziate e delicate vestite da fiore rappresentano la summa del talento creativo di Grandville, celeberrimo illustratore e caricaturista del secondo romanticismo francese.
– ore 18:30 – Ilaria Margutti Presenta il progetto Casermarcheologica “Architettura che genera comunità” Spazio per l’arte contemporanea.

Domenica 26 gennaio
Spazio Menomale:
– ore 16:00 – “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Ritratti di gente invisibile” con Rosy Sinicropi e Diego Pagani. Si parla tanto delle api, ma poco dei loro custodi. Storie di tredici apicoltori raccontate da fotografie e testi.
– ore 17:30 – “Illustrazione, fotografia e pittura in dialogo con la pagina scritta Incontri con l’autore in collaborazione con Edizioni Pendragon” presenta:
“Il piccolo libro delle nuvole” con Eléonore Grassi E Federica Rapini. Originale e difficile da classificare in un preciso genere letterario, questa pubblicazione piena di sorprese racconta il mondo di meraviglie che si trova appena sopra di noi.

SEDI

Spazio Menomale
via de’ Pepoli 1/2
Bologna

Odeon Gallery
via Mascarella 3
Bologna

Dettagli

Inizio:
venerdì 24 Gennaio 2020
Fine:
domenica 26 Gennaio 2020
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

VARIE SEDI – BOLOGNA
Bologna, 40121 Italia + Google Maps