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Filippo Romoli. Fiori / Flowers
sabato 21 Aprile 2018 - domenica 30 Settembre 2018
sede: Musei di Nervi – Wolfsoniana (Genova).
Considerato uno tra i principali cartellonisti italiani del Novecento, Filippo Romoli nacque a Savona nel 1901. Nel primo dopoguerra, conseguito il diploma tecnico, si trasferì a Genova, dove risiedette sino alla sua scomparsa avvenuta nel 1969.
Nel 1926 Romoli fu assunto come pittore pubblicitario dalla Società Industrie Grafiche Barabino & Graeve, dedicandosi in particolare alla realizzazione di manifesti turistici o di argomenti correlati.
La sua ricerca artistica fu inizialmente connotata da un’adesione stilistica e iconografica alle istanze formali dell’art déco, ma, nel corso degli anni tra le due guerre, sviluppò anche significative tangenze espressive con le ricerche futuriste e con il gusto Novecento.
Nel 1932 iniziò la sua collaborazione artistica, protrattasi sino al 1968, con la Società Lazzi-Gran Turismo, per la quale, oltre alle campagne pubblicitarie, disegnò anche il logotipo societario, le divise per gli autisti e le hostess e gli arredi per la sede, inaugurata in piazza De Ferrari nel 1949.
Nel 1936 era intanto passato alla S.A.I.G.A., l’industria grafica che aveva rilevato la Barabino & Graeve e di cui fu dipendente sino agli anni Cinquanta, mantenendo tuttavia con essa un rapporto di collaborazione anche in seguito. Sempre nello stesso anno partecipò alla I Mostra Nazionale del Cartellone e della Grafica Pubblicitaria a Roma.
Nel dopoguerra la sua attività di grafico, sostenuta da significativi riconoscimenti, si intensificò, ampliando la propria gamma linguistica e tematica, come confermato dall’elenco dei suoi principali committenti, tra i quali si possono annoverare gli enti turistici di diverse regioni italiane, le società di navigazione Cosulich, Lauro e Home Lines, la CIT Viaggi, le industrie Gaslini, Negroni, Galbani e l’AVIS (Associazione Italiana Volontari del Sangue).
Fu in questo periodo che Romoli creò i manifesti per la Battaglia di fiori di Ventimiglia, una manifestazione folcloristica, ufficializzata a partire dal 1930 con un regolamento e una cadenza regolare.
Ogni edizione dell’evento prevede una sfilata di carri allegorici appositamente costruiti, al termine della quale le ragazze sui carri e il pubblico si lanciano reciprocamente fiori.
I manifesti di Romoli esposti alla Wolfsoniana provengono dal ricco e prezioso fondo che gli eredi dell’artista hanno generosamente offerto in comodato alla Wolfsoniana