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Flycat. The piece (peace) maker
giovedì 16 Gennaio 2020 - domenica 16 Febbraio 2020
sede: My Own Gallery – Superstudio (Milano).
L’arte urbana in mostra a Milano con un’esposizione che celebra i 50 anni di età e 36 d’arte dell’artista Flycat (Milano 1970), tra i primi interpreti in Italia della filosofia statunitense del writing.
“Flycat. The piece (peace) maker” è un racconto inedito della “cultura sommersa” con circa cento opere tra quadri, sculture, e disegni, di cui oltre la metà esposte per la prima volta al pubblico.
Al centro dell’esposizione un’installazione site specific dal titolo Drag On Fly! realizzata ad hoc dall’artista e la reinterpretazione delle mappe della metropolitana milanese, omaggio alla città natale del writer ed emblema della serie Lettere dedicate al tessuto urbano.
Figura chiave della cultura underground tra Italia e Stati Uniti, Flycat nel 2010 viene nominato discepolo e difensore della 25esima lettera dell’alfabeto con il grado di Y-1 da Rammellzee, figura iconica del writing e dell’intera scena artistica newyorkese dalla fine degli anni ’70.
Un riconoscimento che ha portato il writer a essere di fatto uno dei pionieri in Italia della cultura originaria del writing.
A testimonianza del rispetto e della stima che Flycat ha conquistato tra i writer e rapper americani, in mostra saranno presenti esclusivi video-tributi all’artista, tra cui gli omaggi di Sick Jacken degli Psycho Realm, Chaz Bojorquez, Kemo The Blaxican, Sal Rojas e molti altri.
“Quello di Flycat è uno straordinario viaggio fatto di tante strade e tante curve, di incubi e sogni e la sua caratteristica principale è la sua volontà di fare arte direttamente sul territorio, sul centro della periferia, un’arte confusa tra le minoranze disobbedienti, mescolata con il pulsare della città ai margini. Flycat ‘apparè sui detriti della realtà e sulle macerie del sociale, nello spazio dell’incolto e dell’affastellamento con una intelligenza poetica e onnivora, consapevole e informata. La sua è una matrice hip-hop estremamente spregiudicata e disinibita nei confronti dello stesso mercato, una forma di ‘guerriglia urbanà operata attraverso uno slang personale che confonde i sistemi della comunicazione, la scelta dell’ibridazione dei linguaggi e delle culture, un esempio di quel caos biologico e strutturale su cui si fonda il contemporaneo. Quella di Flycat è una ricerca sul linguaggio e sulla parola che approda a una calligrafia pittorica totale. La lettera, per Fly, diventa uno degli elementi più concreti e reali della sua esperienza poetica, lettera che, dissociata dal significato concettuale che è chiamata a rappresentare, è prima di tutto un’immagine fisica, fatta di linee e di materia”.
Francesca Alfano Miglietti
Ufficio Stampa: adicorbetta
Inaugurazione: 16 gennaio ore 18:30