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Frammenti – Vetri artistici di Marina Monzeglio
sabato 17 Marzo 2018 - domenica 8 Aprile 2018
sede: Galleria Arte per Voi (Avigliana).
cura: Luigi Castagna, Giuliana Cusino.
“Come il diamante sulla pietra – una sola goccia di rugiada”
(Kawabata Bosha)
Segno, materia, forme nello spazio, costituiscono l’essenza della ricerca di Marina Monzeglio che affida alla sequenza delle composizioni il senso di una nitida definizione dell’immagine evocata, di tarsie e reperti di misteriose identità.
Il suo discorso unisce manualità e invenzione, raffinata elaborazione di materiali diversi- e complementari e la luce che scorre su spezzati profili, mentre le decorazioni travalicano l’opera per esprimere il gusto di un “dire” che va dall’elegante verticalità di “On my mind” all’armonia di “Sinuosità”.
Formatasi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, scuola di scenografia, progettista di vetrate, la Monzeglio affida alle opere di pittura su vetro, eseguite impiegando antiche tecniche di decorazione a “grisaille” e smalti colorati e cottura a gran fuoco, la misura di una interpretazione del proprio pensiero secondo una aerea e spaziale simbologia.
Simboli: miti, testimonianze storiche, concorrono a delineare questo suo universo di alchemiche raffigurazioni, di frammenti di segno, di graffiti, di ipotesi, di evoluzioni semantiche, ché raccontano come suoni nell’atmosfera i momenti di un percorso che si spinge all’infinito.
E sono linee, preziosi cromatismi, aree geografiche inesplorate, che appartengono indissolubilmente al linguaggio della Monzeglio, ai magici tondi, alle legature a stagno in una sorta di cammino che dalla materia si apre in pulsanti raffigurazioni, sempre controllate, calibrate, sinuose come nelle cadenze del Liberty.
E sono linee spezzettate, filiformi, incise nella pasta di vetro.
E sono linee che ricuperano stili e tradizioni del passato, per confrontarle con le attuali innovazioni tecniche, raggiungendo una sintesi che si fa apprezzare per felice resa di “Alnitak” o di “Alnilam”.
La materia diviene, quindi, il luogo della sperimentazione, dell’incontro tra energia e linguaggio, tra un raffinato ovale e il gioco delle apparenze tra inserimenti e sovrapposizioni di tarsie.
In questo continuo, inesauribile, sensibile rinnovarsi del discorso, si individua la meditata indagine astratto-materica della Monzeglio e quel suo ritrovare, cli volta in volta, incanti della forma immersa nel silenzio di oniriche stagioni della memoria.
Angelo Mistrangelo
Inaugurazione: sabato 17 marzo 2018 ore 16:00