Franco Bianchetti, Azelio Corni. La giusta distanza

sede: Spazio Danseei Echi d’Arte (Olgiate Olona).

L‘osservatore attento che si immerga nel mondo figurato di Franco Bianchetti vive un’esperienza immediata e pervasiva ma, insieme, impegnativa ed esigente.
C’è un pulsare stupefatto e radiante capace di risvegliare e sollecitare in profondità una dimensione originaria di presenza a sé stessi e al mondo.
Non un racconto ma un immersione appunto, il rinnovarsi di un’esperienza trepidante che percorre lo spazio e, e tra gli interstizi dei segni e delle campiture, si trasmette e rifrange da un’opera all’altra.
Alcune di esse appaiono costruzioni casuali e frammentarie, quasi disgregate e ferite, lacerti che un lento processo va poi a comporre in lavori più definiti e pieni, poi conducono da uno stato di primigenio a una forma organizzata.
Forme e figure si offrono e sfuggono, si sottraggono per riaffiorare presenti in rosa raffinati e teneri grigi. […] viene qui restituito il mondo, su quel sottile crinale tra interiorità ed esteriorità che solo permette una conoscenza sia pur provvisoria e incerta: siamo nel luogo appropriato, alla giusta distanza cui il lavoro dell’artista ci ha portato.

Azelio Corni in “Nero su Bianco”pone la pittura come atto di negazione della pittura stessa.
Produrre operenche si annientano e affermano l tempo stesso come processo di un fare con strumenti artigianali del dipingere, ma che si riducono a due pigmenti “detti non colori”, il bianco e il nero.
Questa acromaticità restitusce un’essenza di progettualità spaziale e un segno – forma saturo Nel suo diventare quasi impronta di un pensiero antico.
Stesure, campiture, risultano semplici piani di supporto all’azione pittorica carattrizzata da nessun virtuosismo esecutivo, ma naturale equilibrio delle forze antagoniste.