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Frank King. Un secolo di Gasoline Alley

giovedì 14 Marzo 2019 - domenica 5 Maggio 2019

Frank King. Un secolo di Gasoline Alley

sede: Palazzo Fava – Palazzo delle Esposizioni (Bologna).

Una mostra per riscoprire un grande classico del fumetto delle origini, oggi considerato il precursore del moderno graphic novel. Dal 24 novembre 1918, data di uscita del primo episodio sul “Chicago Tribune”, la striscia Gasoline Alley ha attraversato cent’anni di storia, raccontando con poesia e umorismo la vita di persone comuni di fronte ai grandi eventi del XX secolo. Un’opera monumentale che è sopravvissuta al suo autore e ci appare oggi come un unico grande romanzo realizzato in tempo reale.
A questo caso unico e sorprendente nella storia del fumetto è dedicata la mostra “Frank King. Un secolo di Gasoline Alley”.

Curata dalla associazione Hamelin insieme a Giovanni Nahmias, autore TV e studioso di fumetto, l’esposizione porta per la prima volta in Europa una selezione di quasi 50 tavole originali, organizzate in un percorso che immerge il visitatore nello straordinario mondo creato da Frank King nel corso dei decenni.

La storia di una vita, lunga una vita
Gasoline Alley, letteralmente “la strada della benzina”, racconta le vicende quotidiane di Walt Wallet e dei suoi amici, tutti appassionati di automobili. Inizialmente, è una strip umoristica come se ne trovano tante, negli anni Venti, sulle pagine dei quotidiani americani. Ma il 14 febbraio 1921 King dà una svolta alla vita di Walt: qualcuno deposita sulla sua porta un neonato, Skeezix. È un momento fondamentale per l’evoluzione del personaggio e insieme per la storia del fumetto: rispondendo all’esigenza di allargare il pubblico dei lettori, introduce nel fumetto la progressione in tempo reale. I personaggi cresceranno e invecchieranno insieme ai loro lettori, giorno dopo giorno (Skeezix ha compiuto 98 anni il 14 febbraio).
Walt e Skeezix attraversano le stesse stagioni del loro autore e dei lettori, invecchiano insieme a loro al ritmo di una strip al giorno (in bianco e nero dal lunedì al sabato, e a colori nelle splendide pagine domenicali, che ospitano gli slanci artistici più spettacolari di King).
Gasoline Alley è, per usare le parole del curatore della mostra Giovanni Nahmias, “la storia di una vita, lunga una vita”. Questo permette a King di incrociare la strip con fatti d’attualità, rendendo Gasoline Alley uno specchio in continua evoluzione della società americana: con il passare degli anni, Skeezix cresce, e a vent’anni parte (come i figli dei lettori) per la guerra, crescendo nell’affetto del pubblico come uno di famiglia. Tornerà, diventerà bisnonno e arriverà fino a oggi, a 98 anni, ancora prezioso testimone del presente.
King disegnò personalmente Gasoline Alley dal 1918 al 1956 abbracciando generazioni e ispirando film, serie radiofoniche e canzoni. Nonostante la scomparsa del suo creatore, Gasoline Alley non si è mai fermata, ed è oggi affidata è Jim Scancarelli.

Un precursore del graphic novel
Oltre alla grande sensibilità narrativa (nessun altro fumetto ha saputo raccontare con tanta empatia i legami familiari), King è stato un innovatore della forma. Nella sua ricerca di un realismo psicologico e sociale, che anticipa di molti anni il moderno graphic novel, ha lasciato tracce profonde nell’evoluzione del linguaggio. Soprattutto nelle spettacolari pagine domenicali a colori e per tutta la sua carriera, King ha continuato a rompere le convenzioni narrative del fumetto, reinventando la grammatica stessa del medium, dagli spazi bianchi alle linee di contorno delle vignette, fino agli studi sulla segmentazione dello spazio o sulla profondità dell’immagine.

Mentre negli Stati Uniti Gasoline Alley è stata un vero fenomeno culturale ed è oggi al centro di riletture d’autore – come quella di Chris Ware, massimo esponente del fumetto contemporaneo che ne ha curato la ristampa critica – in Italia la striscia non è mai stata tradotta.
Volontà della mostra è quindi portare all’attenzione del pubblico italiano una gemma assoluta della storia del fumetto, che merita di essere riscoperta per la stupefacente modernità del disegno, per la sua straordinaria vicenda editoriale e per l’importanza che riveste nell’evoluzione del fumetto come forma d’arte.

Per guidare il pubblico alla riscoperta di questo grande classico è in programma un incontro con Giovanni Nahmias, co-curatore della mostra, Alessio Trabacchini, mercoledì 13 marzo alle 17 nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Mostra in concomitanza con la retrospettiva su Bonvi Sturmtruppen 50 anni – a sua volta ospitata negli spazi di Palazzo Fava.

Inaugurazione: giovedì 14 marzo 2019 alle ore 18:00

Dettagli

Inizio:
giovedì 14 Marzo 2019
Fine:
domenica 5 Maggio 2019
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

PALAZZO FAVA
via Alessandro Manzoni, 2
Bologna, 40121 Italia
+ Google Maps
Phone
051 19936305
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