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Garden – Mostra collettiva
sabato 30 Novembre 2024 - sabato 1 Febbraio 2025
sede: Rizzuto Gallery (Palermo).
Il giardino come forma simbolica, luogo di esercizio di razionalità e di creazioni logico- matematiche, traslazione paradisiaca e status di un potere politico che attraverso la collezione di specie botaniche definisce l’immagine della propria ricchezza, tanto nella dimensione privata, quanto nella dimensione pubblica.
Nella razionalità dei teatri di verzura tipici dei giardini all’italiana, o nella naturale artificialità all’inglese di Capability Brown, la costruzione del giardino è un atto gentile e sovversivo, un tiranneggiare la natura modificando il mondo così com’è, imponendo un ordine.
Come nel Locus Solus di Roussel, il giardino assurge a metafora della mente creativa e del processo artistico, luogo di meraviglie e bizzarrie dove ogni invenzione, intrisa di significati e simbolismi, è accompagnata da una riflessione sul rapporto tra arte e ambiente, campo di incontro tra azione umana e natura. Organismo vivente e sensiente, il giardino si rivela esso stesso entità creatrice e pensante che abita le menti di coloro che vi interagiscono, assimilandone ed elaborandone pensieri e pulsioni. Un giardino-soggetto capace di sognare le architetture che lo definiscono, linguaggio visivo attraverso il quale il giardino comunica la sua identità.
In Garden, Loris Cecchini, Richard Deacon e Daniele Franzella propongono visioni diverse e complementari sull’idea di giardino. Tre posizioni per condurre i visitatori in un luogo di meditazione o smarrimento, di rigore e controllo dove l’astrazione e la natura diventano sistema. La mostra si completa con un apparato scientifico allestito con un testo di Daniela Bigi e con materiale d’archivio proveniente dalla Fondazione Radicepura e dal collettivo Ground Action.
Loris Cecchini (Milano, 1969) è celebre per le sue installazioni in grande scala che elaborano concetti di crescita organica e processi naturali. Attraverso l’uso di materiali diversi e tecniche innovative, Cecchini realizza opere complesse che esplorano i limiti della creazione artistica, con esiti in continua evoluzione. I suoi lavori, di dimensioni variabili da quella domestica a quella museale e ambientale, uniscono fotografia, disegno, scultura, elaborazioni 3D e installazioni ambientali in una poetica unitaria. La metafora biologica e il movimento rappresentano i principi fondamentali alla base della sua ricerca, fungendo da punto di partenza per i suoi progetti, riuscendo a catturare l’essenza della vita vegetale in forme che sfidano le convenzioni. Un immaginario che si nutre del rapporto tra natura, cultura, estetica ed architettura, e che trova una sintesi nell’osmosi e nella stratificazione di materiali.
Richard Deacon (Bangor – Galles, Regno Unito, 1949) artista britannico insignito nel 1987 del Turner Prize, è autore di sculture in cui fa convivere valore artigianale e sofisticate tecniche ingegneristiche. Muovendosi all’interno di una vasta gamma di materiali – dal legno laminato all’acciaio, dall’argilla ai policarbonati, dai tessuti al cartone – Deacon realizza opere capaci di rispondere a differenti scale, da quella domestica e museale a quella urbana e ambientale, coinvolgendo lo spettatore in un processo dialogico che trova spesso il fulcro, o il motore, in un’idea di vuoto che fa da nucleo generativo, fisico e simbolico, delle sue articolate strutture. Le sue forme complesse, di grande impatto percettivo e di forte presenza estetica, sfuggono ai significati più immediati, costringono a fermarsi, a pensare, a interrogarsi, e magari, come è stato scritto in più occasioni, anche a sognare.
Daniele Franzella (Palermo, 1978) artista impegnato in una raffinata ricerca teorica restituita prevalentemente attraverso il linguaggio della scultura e dell’installazione, indaga il potere evocativo delle immagini e la loro natura di linguaggio manipolabile, in un ricorrente esercizio di rielaborazione semantica di simboli e codici. Attraverso un uso sapiente di tecniche e materiali, Franzella mette in atto un gioco di paradossi e rovesciamenti, scavando all’interno del valore della materia, facendo diventare il materiale linguaggio esso stesso, cooperante e co-originario all’idea e al concetto di ciascuna opera.
Inaugurazione
sabato 30 novembre 2024 ore 18.00
Immagine in evidenza
Richard Deacon – Fall, 2019 (part.)